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Napoli, rosa e stipendio: i motivi delle scintille Sarri-De Laurentiis

Il tecnico azzurro guadagna meno dei suoi predecessori e ha valorizzato di molto la squadra

È stata la contesa del weekend, forse ha destato più attenzione di alcune partite del terzultimo turno di campionato. La sfida Sarri-De Laurentiis rende ancor più emozionanti le news Napoli del finale di stagione, con gli azzurri che sognano un sorpasso alla Roma al fotofinish. “Con il calcio mi voglio arricchire”, così Sarri ha rivelato la sua ambizione personale nella conferenza stampa alla vigilia di Torino-Napoli. Affermazione che qualche ora dopo ha trovato risposta nell’intervista di De Laurentiis: “Sarri ha avuto un aumento importante con il rinnovo dell’anno scorso. Le sue rivendicazioni sono giuste, al termine del contratto in essere valuteremo il numero di trofei vinti, in Italia e in Europa, e poi il suo ingaggio”.

Sarri è un’intuizione fantastica di De Laurentiis nel rapporto tra l’investimento compiuto e i risultati ottenuti. La sua avventura a Napoli inizia con uno stipendio di 700 mila euro, un quinto di quanto percepiva Rafa Benitez e la differenza diventa ancora più netta considerando le ultime proposte fatte per cercare di convincere l’allenatore spagnolo a restare a Napoli.

Un anno fa la svolta: l’ingaggio viene raddoppiato, Sarri firma un contratto che lo porta a guadagnare circa 1,4 milioni di euro più i premi per la vittoria dello scudetto e l’accesso alla Champions League. Il contratto lega Sarri al Napoli fino al 2020 con uno snodo importante nel 2018: una clausola di circa 8 milioni di euro per liberarsi dal club che, invece, dovrà versare un milione di euro all’allenatore toscano se vorrà allontanarlo.

Un’intesa che un anno fa poteva rappresentare un grande passo in avanti per Sarri ma che adesso sta stretta ad un tecnico apprezzato in tutta Europa per il calcio proposto dal Napoli. Il confronto che alimenta i pensieri contorti di Sarri è con i suoi predecessori. Mazzarri ha concluso la sua avventura al Napoli guadagnando circa 2,5 milioni di euro e rifiutando un’offerta di 4 milioni nel ventre del 'San Paolo', prima di Napoli-Siena, la penultima gara del campionato 2012-13, chiuso al secondo posto alle spalle della Juventus. Il paragone col passato è ancora più impietoso se si fa il nome di Rafa Benitez, che percepiva un ingaggio di 3,5 milioni di euro e ha detto no ad una proposta di 4,5 formulata da De Laurentiis prima della sua partenza.

“Sarebbe il caso di litigare sul contratto, non prima di parlarne. Se mi chiama ne discutiamo, altrimenti ci vediamo a Dimaro”, così Sarri si è espresso nel post-partita di Torino-Napoli rivelando così il desiderio di modificare il suo contratto, sperando in un aumento dell’ingaggio e magari in una rivisitazione della clausola che incombe sul suo futuro. Il rischio è che incida in modo decisivo sul futuro come avvenne per Vincenzo Montella nel tormentato rapporto con la Fiorentina.

Ad alimentare i pensieri ci sono le sirene di Inter e Roma, che hanno più volte manifestato la stima nei confronti di Sarri e la volontà di garantirgli un ingaggio di almeno 3 milioni di euro, quindi nettamente superiore alle cifre elargite al momento dal Napoli. Ci sono stati frequenti contatti sia con il ds dell’Inter Ausilio, ancora impegnato proprio sul fronte allenatore come dimostrano le indiscrezioni riguardo a Jardim e Pochettino, e Baldini della Roma.

Napoli, Sarri ha (quasi) raddoppiato il valore della rosa

La permanenza di Sarri sulla panchina del Napoli non è in discussione per questa stagione, ma le scorie del tormentato rapporto tra presidente e allenatore possono influire sull’armonia dell’ambiente schierato con l’allenatore, che fa valere non solo i risultati e la qualità del gioco ma anche la valorizzazione dell’organico. La rosa del Napoli nella stagione 2014-15 valeva 261 milioni di euro, quella attuale viaggia intorno ai 332,78 milioni ma, facendo un calcolo più approfondito che includa anche le cessioni eccellenti e lo storico delle campagne di calciomercato, il dato è impressionante. Il Napoli ha accresciuto il valore della sua rosa di circa 228 milioni di euro nell’era Sarri. Higuain è diventato l’uomo da 94,5 milioni di euro sotto la gestione del tecnico toscano, Koulibaly, pagato 8 milioni di euro, viaggia ad una valutazione di circa 55-60 milioni e anche il valore di Hysaj, Ghoulam, Mertens e Insigne è lievitato sensibilmente. “I contratti li so fare”, ha sentenziato De Laurentiis ricordando a tutti di avere il destino di Sarri nelle sue mani. Ma i numeri fanno riflettere. Chissà come finirà la contesa dell’estate…

Ciro Troise

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