L’ex allenatore dei bianconeri ha parlato del momento e dei prossimi impegni della squadra di Allegri
JUVENTUS COPPA ITALIA SCUDETTO CAPELLO – Nessun allarme, ma maggiore attenzione. E' questo quello che ha chiesto l'allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, nell'immediato post partita dopo la sconfitta per 3-1 patita allo stadio 'Olimpico' contro la Roma per quanto riguarda le news Juventus. La squadra di Spalletti si è portata a -4 punti dalla capolista a due giornate dal termine del campionato: domenica i giallorossi faranno visita al Chievo, i bianconeri ospitano il Crotone impegnato nella corsa salvezza. Ma, nel frattempo, domani c'è la finale di Coppa Italia, sempre a Roma, contro la Lazio di Simone Inzaghi. Impegni ravvicinati importanti che, però, non destano preoccupazione in Fabio Capello, ex allenatore dei piemontesi: “Credo che la Juve scenderà in campo molto arrabbiata, mercoledì in Coppa Italia e domenica in campionato. La sconfitta contro la Roma sarà uno stimolo in più – le sue parole a 'La Stampa' – I cali di concentrazione possono capitare. Ai miei calciatori ricordavo sempre che essere concentrati o meno non è come accendere o spegnere l'interruttore della luce. L'altra sera la Juve l'ha spenta e al buio, poi, l'interruttore puoi anche non trovarlo”.
Juventus, Capello: “In finale Champions le due squadre che meritano di più”
Oltre a questi due appuntamenti fondamentali in questa settimana, e prima di pensare al calciomercato, la Juventus il 3 giugno sarà impegnata a Cardiff nella finale di Champions League contro il Real Madrid dell'ex Zinedine Zidane. “Sono arrivate in fondo le due squadre che più lo meritavano, insieme al Bayern Monaco. Aggiungo che Zidane ha imparato tanto dal calcio italiano – continua Capello – perché sta molto attento alla fase difensiva, sarà una partita molto interessante. L'organizzazione della Juve, soprattutto quella difensiva e a centrocampo, è superiore. Rispetto al 2015 (quando i bianconeri furono sconfitti in finale dal Barcellona, ndr) c'è un'aria diversa, sono consapevoli della loro forza e non giocano con timore. Sono sicuri di poter essere competitivi e di poter vincere la Champions“.




















