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Inter, da Brozovic a Gagliardini: la ‘rivoluzione’ dei tifosi

Nel mirino degli interisti c’è anche la dirigenza

CALCIOMERCATO INTER TIFOSI / Nella prossima sessione di calciomercato i tratti somatici dell'Inter subiranno un profondo cambiamento. La disastrosa stagione impone una mezza se non completa rivoluzione che potrebbe fare vittime illustri. A rischiare sono un po' tutti, anche se solo quando si conoscerà il nome del nuovo allenatore – la pista Conte si fa sempre più difficile e quindi salgono ulteriormente le quotazioni di Mauricio Pochettino e Luciano Spalletti, che la Roma sta provando a trattenere – sarà possibile avere un quadro della situazione più chiaro tra sicuri e probabili partenti, conferme e nuovi possibili arrivi.

Calciomercato Inter, sarà rivoluzione! Da Murillo a Perisic, le 'scelte' dei tifosi

Ad avere pochissimi, o addirittura zero, dubbi su chi potrà essere utile al rilancio e chi no sono senz'altro i tifosi, che domenica hanno contestato – e, per chi non era in curva, applaudito la contestazione alla squadra ma anche alla società – con striscioni che valgono più di tanti editoriali, abbandonando il settore Nord nemmeno alla mezzora del match contro il Sassuolo perso poi dalla formazione di Vecchi per 2-1. Al 'Meazza', tra fischi e mugugni, e sui social i giocatori che gli interisti adesso confermerebbero sono, ad esser buoni, questi: Handanovic, D'Ambrosio, Andreolli, Gagliardini, Joao Mario, Candreva, Perisic, Gabigol, Medel, Eder e forse (ma forse) capitan Icardi.

Più lunga e cristallina è invece la lista di quelli che manderebbero via: da Murillo a Nagatomo, da Miranda e Santon a Brozovic e Kondogbia, passando per Ansaldi, Banega, Palacio (in scadenza) e Biabiany. Senza dimenticare i cavalli di ritorno, dal prestito, Ranocchia e Stevan Jovetic, che secondo gli ultimi rumors di calciomercato Inter il Siviglia non pare intenzionato a riscattare. Va detto, per concludere, che molti interisti allontanerebbero da Appiano e dintorni pure tutta la dirigenza (Zanetti compreso), complice assieme alla proprietà – che non si può mandar via e che resta l'unica speranza per un futuro migliore – di un'annata a dir poco caotica e fallimentare.

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