Il presidente napoletano ha identificato l’area in cui edificare la cittadella sportiva
NAPOLI DE LAURENTIIS BAGNOLI / Aurelio De Laurentiis non si lascia distrarre facilmente dai problemi del presente. Non pensa alle beghe contrattuali con Sarri, non si fa prendere la mano dai rinnovi che mobiliteranno il prossimo calciomercato estivo dei suoi. Ma guarda avanti, al futuro. Spesso fin troppo in là. Quella dello stadio è una situazione che a Napoli ha del paradossale: dopo gli ultimi lavori del 1990, in vista dei campionati del Mondo disputatisi proprio nel nostro paese, l'impianto di Fuorigrotta non è più stato ritoccato seriamente; pochi interventi, anche di dubbia qualità, tutto intorno, ma mai realmente un ammodernamento che potesse permettere ai napoletani di avere uno stadio quantomeno onorabile. Oggi le condizioni del San Paolo, di proprietà del Comune ma in gestione alla società, sono quelle che conosciamo con conseguente scaricabarile delle parti e impossibilità di miglioramenti seri.
Bagnoli sì, ma a De Laurentiis non servirebbe solo lo stadio. E i tempi sono lunghi
Così, con scadenza ciclica, le news Napoli si arricchiscono della 'questione-Stadio'. È un momento delicato del calcio italiano, non tutti hanno seguito la strada tracciata della Juventus, anche se qualcosa comincia a muoversi in giro per il paese. Diversa la situazione per il Napoli, che ogni anno rischia di dover giocare le gare europee a Palermo per la non volontà di tutti di migliorare la situazione. L'ultima trovata di De Laurentiis, allora, si chiama Bagnoli: l'area dell'ex Italsider, altro grande scandalo tutto italiano che da anni aspetta una vera e propria riqualificazione, sarebbe secondo il numero uno azzurro la zona ideale non solo per costruire il nuovo stadio, ma per creare una vera e propria cittadella azzurra, lasciando finalmente Castel Volturno (locali in affitto e in provincia di Caserta) e regalando un futuro radioso alla squadra oggi di Sarri. Ma sarebbe davvero possibile? L'area è in attesa di una bonifica seria che le permetta di rifiorire, ma sarebbe destinata più ad una riqualificazione turistica che sportiva. Tutto intorno andrebbero rimodernati i servizi essenziali (metro, bus, collegamenti stradali) con un progetto in stile Roma. Dopo l'ipotesi di stadio a Caserta, De Laurentiis cambia ancora posizione al futuro San Paolo. Ma il domani è davvero troppo lontano per pensarci concretamente e ancora una volta saranno i tifosi a pagarne le spese.
Gennaro Arpaia
