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Calciomercato Napoli, Sarri-De Laurentiis e un contratto stretto

Continuano gli attriti tra il tecnico e il presidente azzurro

CALCIOMERCATO NAPOLI SARRI DE LAURENTIIS / Il Napoli è da alcuni anni una delle realta migliori del campionato. Da quando c'è Maurizio Sarri in panchina, è diventata, a livello di estetica del gioco, il non plus ultra. L'ultima dimostrazione ieri, in casa del Torino, con un 5-0 che non ha ammesso repliche. Tuttavia, gli azzurri si trovano in una situazione paradossale. La classifica non li premia, relegandoli per ora solamente al terzo posto che comporta le forche caudine del preliminare di Champions League. Certo mancano ancora due partite, ma è difficile pensare che la Roma possa regalare qualcosa contro Chievo e Genoa. La disputa del preliminare potrebbe dunque condizionare pesantemente le strategie di calciomercato, complicando i piani per la stagione a venire.

Calciomercato Napoli, nuovo scontro Sarri-De Laurentiis sul contratto

Ma il calciomercato Napoli sta vivendo momenti di tensione anche per la posizione del tecnico. Lo scontro a distanza tra Sarri e De Laurentiis sul contratto magari non va ingigantito, al momento attuale, ma è sintomo di una divergenze di vedute con il presidente partenopeo sempre presente, e che ogni tanto riemerge come in questo caso. 'Repubblica' oggi in edicola pone inoltre l'accento su un particolare aspetto della questione economica, ossia la famosa penale che Sarri dovrebbe pagare al Napoli per liberarsi a partire dalla prossima stagione. Una penale dal valore di circa 8 milioni di euro, che dunque costringerebbe Sarri, nel caso volesse pagarla, a non guadagnare niente dall'esperienza napoletana e anzi a rimetterci in proprio. 700mila euro per la prima stagione, quindi 2,8 milioni dal 2016 al 2018. Motivo per il quale, è probabile che Sarri a fine stagione chieda a De Laurentiis un cospicuo rialzo dell'ingaggio. Difficile arrivare a ipotizzare una frattura netta (anche se Inter e Roma restano sullo sfondo e osservano interessate), ma è chiaro che se in prospettiva non dovesse esserci accordo le motivazioni del tecnico di Figline a far bene sulla panchina azzurra potrebbero scemare. Con conseguente rottura del giocattolo, cosa che nessuno a Napoli e dintorni si augura.

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