Il tecnico ha fatto il punto sulla stagione della sua squadra e il futuro
ATALANTA GASPERINI KESSIE GOMEZ / Gian Piero Gasperini, artefice della sorprendente stagione dell'Atalanta, ha parlato del lavoro svolto quest'anno e delle prospettive future: “Questa stagione ha capovolto quelle che erano le posizioni dell'Atalanta, cambia di molto le prospettive della società – spiega a 'Radio Anch'io Sport' – Se resterò in Italia? Credo di sì, ho fatto questa scelta. Forse c'è stato un momento in cui avrei potuto andare all'estero: l'unico paese che mi attirava era l'Inghilterra. In Italia c'è una qualità di vita migliore, al di là dei guadagni. Credo che qui ci sia un ambiente ideale, il nostro campionato non ha nulla da invidiare gli altri. Europa League? Il problema è che è diventata una competizione difficile in cui ci sono squadre forti e può capitare di uscire fuori. Noi ci presenteremo per essere il più competitvi possibile. Vorremmo raggiungere direttamente la fase a gironi. L'ambizione sarà quasi quella di mettere l'Europa League davanti al campionato”.
UOMO SIMBOLO – “Sicuramente il 'Papu' Gomez. Ha fatto un campionato da vero fuoriclasse, ma devo dare merito anche a tutta la squadra. Tra quelli meno nominati c'è anche Conti, che mi ricorda Tardelli”.
L'INTER – “Si pensava che in un certo momento potesse puntare alla Champions. E' un modello che ormai da diversi anni non produce i risultati migliori. Forse si basa più sull'aspetto dell'individualità dei calciatori rispetto a quello di squadra”.
JUVENTUS – “Tornare in bianconero? Questa cosa ha accompagnato sempre la mia carriera, a volte creando quasi delle difficoltà. Io ho fatto sempre settore giovanile alla Juventus, ma ho avuto questa etichetta quasi più corposa di altri che hanno giocato o allenato. Ormai non ci penso più, nel senso che ci sono state delle opportunità. Se non sono andate in porto non era quella la strada: sono molto felice di poter essere all'Atalanta”.




















