Il tecnico di Lecce vince la Premier e adesso l’Inter di Suning incalza per farlo tornare in Italia
Operazione compiuta. Antonio Conte conquista la Premier e si rilancia più che mai come protagonista assoluto nella prossima sessione estiva di calciomercato. Tutt’altro che scontata a inizio stagione l’impresa dell’ex ct della Nazionale azzurra alla guida del Chelsea, anche se il presidente Abramovich lo aveva scelto proprio per vincere.
Il primo periodo non era stato dei migliori, qualche prestazione sottotono e probabilmente un rapporto non ancora idilliaco con alcuni dei giocatori più rappresentativi della squadra. Poi qualcosa è cambiata: a prendere forma quella squadra immaginata dall’allenatore in estate, un gioco piacevole e soprattutto concreto, un filotto di successi di fila senza precedenti e davvero incontrastabile. Insomma, il Chelsea è diventato in pochi mesi la solita squadra di Conte, abituata a lottare, soffrire e soprattutto a vincere, senza sentire mai davvero il fiato sul collo delle inseguitrici. Una maturità di squadra trasmessa non solo nel gioco, ma anche nella gestione dei momenti più delicati delle singole gare, gestite con soluzioni di spessore e mai prevedibili e banali. Conte in Inghilterra è riuscito a portare il bello dell’italianità calcistica, diventando nel giro di una stagione riferimento per tutti.
CONTE, PROFESSIONE DOMINATORE
La Premier è tra i campionati più affascinanti del mondo. Conte sa bene che vincere la Premier League vuol dire tanto, e ora potrebbe anche chiedere la luna. In fondo, vincere il campionato al suo primo anno in un campionato straniero, completamente diverso rispetto a quello italiano, e adeguarsi a una cultura completamente nuova, non è stato per niente facile. Lo stesso allenatore qualche mese fa aveva ammesso come il limite della lingua lo costringe a ricorrere maggiormente nella gestualità per farsi capire dai suoi giocatori. Fatto sta che dopo Ranieri la scorsa stagione, un altro allenatore domina nel calcio inglese. Una grande soddisfazione per la scuola italiana degli allenatori, che hanno già festeggiato i successi di Carlo Ancelotti in Germania e Massimo Carrera in Russia. Ma anche un grosso orgoglio per l’ex trainer della Juventus, adesso corteggiatissimo dall’Inter, con Suning pronto a mettere sul tavolo cifre da capogiro per garantirgli staff e mercato da paura. Come quest’anno al Chelsea, però, Conte rinuncerebbe a giocare la Champions League, competizione nella quale non ha ancora avuto modo di esprimere il suo valore e che potrebbe essere il suo nuovo obiettivo. Restando in Inghilterra un altro anno, dunque, il tecnico avrebbe l’opportunità di presentarsi ai nastri di partenza della massima competizione europea e magari allontanare – almeno per adesso – il rischio di diventare il “traditore” dei suoi ex tifosi della Juventus, del quale è stato allenatore ma anche storico capitano.
ITALIA TERRA MIA
La Serie A, il calcio italiano e soprattutto l’italianità, però, sembrano avere un peso consistente sulle possibili scelte future di Antonio Conte. Vivere lontano dal bel Paese pare non lo affascini molto e il desiderio di tornare a casa non è mai andato via. Ecco perché la avances interiste potrebbero convincerlo in qualche modo. Non solo: la rivoluzione in casa Inter nella squadra dirigenti, con l’arrivo di Baldini, rafforza la posizione di Conte in casa Inter. Comprensibilmente al bel momento vissuto, con il successo raggiunto alla guida del Chelsea, ogni discorso relativo al futuro sembra essere stato rinviato alle prossime ore. Tra qualche giorno, forse un paio di settimane, Conte farà luce sulla sua reale volontà: giocare in Champions League e proseguire il progetto tecnico cominciato la scorsa estate con il Chelsea o tornare in Italia per ricostruire il progetto dell’Inter. Di certo, sul futuro di Conte, ci sono soldi a palate per fare mercato e scegliere il meglio. Un fattore, quello economico, che di questi tempi può fare la differenza in ogni contesto.
Giovanni Albanese (@GiovaAlbanese)




















