In vista della finale di Champions League il costo della trasferta sta salendo alle stelle
JUVENTUS BIGLIETTI CARDIFF REAL CHAMPIONS / Cresce l'attesa dei tifosi juventini per la finale di Cardiff in programma il 3 giugno al 'Millenium Stadium' contro il Real Madrid. Con essa, però, crescono vertiginosamente anche i prezzi dei biglietti d'ingresso allo stadio. Le news Juventus fanno sapere che nei prossimi giorni inizierà la vendita dei biglietti da parte della società: dei 66mila posti complessivi dell'impianto, saranno 18mila i tagliandi riservati alla sola tifoseria bianconera. Ci si aspetta quindi una vera e propria caccia al biglietto. E i tifosi, se vorrano esserci, pare che dovranno attingere parecchio dal proprio portafogli.
Juventus, caos biglietti per la finale di Cardiff: cifre spropositate e corsa al tagliando
E' infatti la prima volta che una città come Cardiff, che conta all'incirca 350mila abitanti, ospita una sfida così importante come la finale di Champions League. Proprio per questo motivo i costi dei biglietti e più in generale di aerei e hotel si aggirerrano su cifre spropositate e non accessibili a tutti: una camera media di hotel, ad esempio, è passata da 180 euro a circa 2000 euro, mentre sul web si possono trovare richieste fino a 5mila euro per un biglietto. Anche la trasferta non sarà per nulla semplice: Cardiff dista circa 1500 chilometri da Torino ed inoltre non ha collegamenti diretti con l'Italia. Per quanto riguarda i prezzi dei tagliandi, invece, le cifre non sembrano così proibitive. Si va da un massimo di 390 euro per il settore più caro, ad un minimo di 60 per i posti più economici. Il vero problema, in questa corsa al tagliando, sarà dunque riuscire ad accaparrarsi uno dei 18mila biglietti previsti. Le richieste dei tifosi, a quanto pare, saranno molte di più. Insomma, sarà un'invasione bianconera a Cardiff. Prima di gettarsi nella finestra di calciomercato estivo, la Juventus avrà diversi trofei da conquistare. E soprattutto in terra gallese, l'entusiasmo dei tifosi servirà più che mai.
Enrico Pecci
