Netta sconfitta a San Siro e corsa europea che resta in discussione
MILAN ROMA EUROPA LEAGUE / In casa Milan si continua a ripetere che c'è la volontà di andare in Europa League, anche passando attraverso un sesto posto che costringerebbe la squadra a disputare il 'fastidioso' preliminare di luglio-agosto. Raduno anticipato e niente tournée in Cina sono le ragioni che sicuramente fanno un po' storcere il naso, però l'accesso alla vetrina europea rappresenta un'occasione importante di rilancio per l'immagine di un club che da anni è fuori dalle competizioni continentali. Anche per attirare giocatori in chiave calciomercato può essere fondamentale arrivare almeno sesti.
Milan, qualificazione in Europa League in bilico
Eppure, nonostante le tante parole, ultimamente il Milan in campo non si sta certamente comportando come una squadra che con le unghie e con i denti vuole strappare un pass per l'Europa League alle avversarie. Solamente un punto nelle ultime tre partite contro Empoli, Crotone e Roma. Ieri sera addirittura la netta sconfitta 1-4 a San Siro in un match in cui ci si aspettava una reazione rossonera ai recenti risultati negativi. La cosa 'incredibile' è che nonostante lo score negativo degli ultimi tempi, il 'Diavolo' rimane sesto in classifica. Dietro Inter e Fiorentina, distanti 3 punti, continuano a frenare.
Sabato il Milan va a Bergamo contro un'Atalanta quinta in campionato e autentica sorpresa della Serie A. I ragazzi di Montella hanno sei lunghezze di distanza dai nerazzurri e non sembrano ormai in grado di impensierirli a tre giornate dal termine della stagione. Però, sarà importante cercare di tornare a vincere per evitare l'aggancio di Inter e Fiorentina, anche se ormai sembra essere diventata una lotta per non prenderselo quel sesto posto. I risultati delle tre contendenti sono incredibili, in senso negativo ovviamente. Marco Fassone e tutti in società si attendono news Milan diverse dallo stadio Atleti Azzurri d'Italia rispetto a quelle avute ieri a San Siro in seguito al big match contro la Roma. Un nuovo k.o. sarebbe veramente preoccupante e rischierebbe di mettere sempre più a repentaglio quello che era indicato come l'obiettivo dell'annata: tornare in Europa.




















