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Juventus, Buffon e quelle verità che piacciono ai tifosi

La conferenza stampa del capitano bianconero denota grande maturità in casa Juve

JUVENTUS CONFERENZA BUFFON / “Due anni fa eravamo più tesi, adesso siamo consapevoli che vincere sarebbe la conclusione di un percorso”. In questo piccolo compendio delle parole di Buffon nella conferenza stampa pre Monaco ci sono due anni di Juve. Due anni belli, intensi e comunque carichi di grandi successi ma soprattutto due anni che hanno portato la Juventus ad essere ciò che è in questo momento. Una squadra forte, rinforzata dal calciomercato ma soprattutto rinforzata nella testa, da una convinzione maggiore dei propri mezzi. E questo, specialmente in certe competizioni, fa tutta la differenza del mondo.

Juventus, le parole di Buffon denotano una crescita esponenziale

Un capitano solido, più di una quercia. Non è un caso che si sia presentato proprio Gigi Buffon alla vigilia di questa partita che per i più superficiali potrebbe sembrare scontata, dopo la vittoria col Barcellona, ma che in realtà è tutt'altro che decisa. Il Monaco è una squadra garibaldina, ha detto ieri Buffon, una formazione giovane e con vitalità che ha entusiasmo e una sana incoscienza. Quindi da non sottovalutare assolutamente. Le news Juventus inducono all'ottimismo e parlano di un Higuain carico e pronto a fare finalmente la differenza anche in Champions. Il Pipita è stato difeso a spada tratta da Buffon, che ne ha evidenziato l'importanza anche tattica per la squadra, proprio come farebbe un allenatore: “Tutti si aspettano il gol da lui ma io spero che non perda mai l'atteggiamento che ha sempre fatto vedere con la Juventus. Due anni fa eravamo tesi perché conoscevamo la forza del Barcellona, eravamo arrivati senza sperarci. Ora invece sappiamo che se arriviamo in fondo sarà la conclusione naturale del nostro percorso”. Un percorso iniziato sei anni fa fra Scudetti e Coppe Italia, proseguito col picco di Berlino di due anni orsono e da lì in poi cresciuto in maniera esponenziale fino alla squadra che vediamo oggi. Solida, concreta e con la consapevolezza di poter vincere, di “dover” vincere perché noblesse oblige. Una squadra che ha tutti i tasselli al posto giusto e in cima alla piramide ha un capitano che è un leader e allenatore in campo. E sì, alzare la Coppa a Cardiff sarebbe il completamento di un percorso, anche di un percorso personale lungo più di  vent'anni. In bocca al lupo, Gigi Buffon. 

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