Atalanta
Bologna
Cagliari
Como
Fiorentina
Genoa
Inter
Lazio
Lecce
Milan
Napoli
Parma
Roma
Torino
Udinese
Verona

Serie B, botta e risposta Frosinone-Spezia per il gol annullato a Granoche

I liguri protestano contro l’arbitrato, il club ciociaro reagisce

NEWS SERIE B/ Botta e risposta tra Frosinone e Spezia dopo il match di Serie B andato in scena ieri al 'Matusa', con i padroni di casa che si sono imposti 2-0 e i liguri arrabbiati per un gol annullato a Granoche nel primo tempo.

Con il seguente comunicato ufficiale, lo Spezia ha voluto protestare per la decisione arbitrale: “E' nello stile dello Spezia Calcio rispettare e non commentare le decisioni arbitrali, evitando di esprimere pubblicamente il proprio disappunto, preferendo far sentire la propria voce presso le sedi opportune, in virtù dell'educazione e del rispetto delle regole che da sempre contraddistinguono la nostra Società.Tuttavia, dopo quanto accaduto questo pomeriggio al “Matusa”, ennesimo inaccettabile episodio, dopo il playoff falsato dello scorso anno, dopo Frosinone nella gara di andata e dopo Brescia solo poche giornate fa, episodi che non hanno bisogno di interpretazione, ma di pura e semplice constatazione, la Società intende esprimere il proprio disappunto e la propria preoccupazione, chiedendo a gran voce maggior attenzione e rispetto verso i sacrifici che Proprietà, Società, staff tecnico, calciatori e tifosi fanno quotidianamente. Il rischio che la passione evapori, che la fiducia nelle istituzioni lasci campo al dubbio, che la ferma certezza del giusto si crepi, è rischio concreto. Ne usciremmo tutti sconfitti se ciò dovesse accadere”.

La risposta del Frosinone non si è fatta attendere ed è arrivata attraverso le parole di Ernesto Salvini. Il direttore generale, ha voluto evidenziare che il tiro di Granoche ha effettivamente varcato la linea di porta, ma l'azione era viziata da un fuorigioco di Piccolo. 

“C’è il massimo rispetto – dice il dg – da parte mia e dell’intera società del Frosinone, per i sacrifici profusi della società dello Spezia come di tutti i club del panorama calcistico nazionale. Pari dignità per tutti, è questo un dogma fondamentale che gli attori che compongono la scena di questo splendido spettacolo dovrebbero far proprio. Scendendo nel cosiddetto ‘casus belli’, mi appello però ad una verità incontrovertibile: il gol reclamato al 18’ del primo tempo della gara del Comunale, martedì scorso, era viziato da un evidente fuorigioco del calciatore numero 10 dello Spezia, Piccolo. Rilevo con dispiacere che non c’è stata la serenità di verificare con attenzione gli episodi prima di emettere sentenze di condanna. Quindi il disappunto e le preoccupazioni citate nel Comunicato Stampa della società dello Spezia Calcio, per quanto attiene a questo aspetto specifico, dovrebbe lasciare spazio ad una presa di coscienza dei fatti”.
Il fotogramma ripreso dalle telecamere di Sky (sarebbe stato interessante anche vederlo a botta calda, in tal caso qualsiasi polemica si sarebbe spenta sul nascere) è infatti eloquente: sul tiro dell’attaccante dei liguri con la maglia numero 29, Granoche, il giocatore dello Spezia, Piccolo, è posizionato al fianco del portiere Bardi, prima della linea di porta. In posizione quindi di fuorigioco mentre il pallone rimbalza oltre la linea bianca.
Il dg Salvini tocca anche il tema riguardante lo sfogo dell’ad ligure, dottor Luigi Micheli e ribadisce il concetto del gol viziato: «Il dottor Micheli è un ottimo dirigente, rappresenta un grande club. Ho letto le sue parole, con la massima attenzione. La sua amarezza sarebbe comprensibile se sostenuta, nel caso di specie, da realtà. Evidentemente anche lui è stato tratto in inganno dal pathos del momento. Ripeto: la palla sul tiro di Granoche, è vero che cade oltre la linea di porta dopo essere rimbalzata sotto la traversa ma è altrettanto vero che c’è la posizione di Piccolo ad inficiare la regolarità del gol”.
Sul tema dei ‘casi’ scottanti, il dirigente giallazzurro puntualizza: ? “A noi non piace, ad esempio, parlare di torti subìti. Non è nel nostro stile alzare la voce. Ma quando parliamo di ‘rispetto’, non siamo secondi a nessuno nel chiederlo con forza. Qualcosa infatti ci torna in mente, sempre relativamente a questa stagione, in fatto di torti: il primo rigore concesso al Verona nella gara del (‘Bentegodi), il rigore a favore della Ternana al Comunale a loro insaputa (fallo di mano inesistente), i rigori evidenti che non ci sono stati assegnati a Cesena e in casa contro l’Avellino, la rete del pareggio dell’Ascoli viziata da fuorigioco di Perez. Rispetto, quindi, ma in primo luogo della verità dei fatti”.

S.F.
 

Gestione cookie