Cambio modulo per il tecnico bianconero, che ha nel croato la sua arma in più
JUVENTUS ALLEGRI MANDZUKIC / Mario Mandzukic si lascia andare per un attimo ai sentimenti, nel suo ormai solito messaggio del lunedì: “Provo a giocare per la Juve con la stessa passione che i nostri tifosi dimostrano nel sostenerci e che rende momenti come questi così speciali per me”. Lui che si è costruito il personaggio di impassibile ad ogni sollecitazione, nonostante in campo si trasformi nel giocatore che ogni allenatore desidera. Intelligente, duttile e con forte spirito d'adattamento: tre qualità che, soprattutto nel suo nuovo ruolo, rendono complicato il lavoro delle difese avversarie.
Juventus, nuovo ruolo e nuova carriera per Mandzukic
Era arrivato alla Juventus nell'ambito di una rivoluzione offensiva non da poco, nel calciomercato del 2015: via Tevez, Llorente, Coman e Matri; dentro Zaza, Dybala e appunto Mandzukic. Il croato non ci ha messo molto per farsi apprezzare. Pochi gol ma utilissimo per la squadra, sempre coinvolto all'interno del gioco. Se in precedenza era Morata a colmare le sue lacune realizzative, ora c'è Higuain, una delle migliori news Juventus di questa stagione.
Fondamentale la rivoluzione tattica di Allegri, passato a un 4-2-3-1 più offensivo. Un modulo che ha portato i bianconeri a essere più solidi, più prolifici e più efficaci. Niente più staffette sofferte dunque per Mario, bensì un ruolo di primo piano, nel quale ha imparato a calarsi. La splendida rete di ieri è l'ottava stagionale, la sesta in campionato, dopo un'attesa di due mesi. Il punto esclamativo della sua nuova versione: niente gol d'area, ma una stoccata di fino da esterno puro. Pronto a regalare anche nella sua nuova versione, sempre senza troppi sorrisi, momenti così speciali.




















