Il tecnico ha parlato anche delle milanesi e dei giovani in Serie A
SERIE A JUVENTUS PRANDELLI / Cesare Prandelli, esperto allenatore, ha fatto il punto sul campionato di Serie A e la Juventus: “Vedendo da fuori la Juventus sembra sia tutto facile, superare il Barcellona e poi il Genoa senza mai dare la sensazione di soffrire – spiega a 'Tele Radio Stereo' – Dall'interno so che per mantenere la giusta concentrazione devi lavorare quotidianamente nel modo giusto e loro ci riescono. Grazie a un bravissimo allenatore e a una società sempre presente. Poi però vanno dati i meriti ai calciatori italiani che fanno parte del nucleo storico della squadra bianconera, gli altri calciatori passano, loro restano, e danno l'esempio. Un po' come accadeva al Milan di Baresi, Maldini, Costacurta. Oggi la Juventus è la squadra più completa al mondo, nessuno riesce a interpretare le due fasi come la squadra di Allegri“.
LE MILANESI – “Se io fossi un dirigente del Milan o dell'Inter prenderei subito dei grandi ex campioni che trasmettano ai calciatori il senso di appartenenza, perché questo serve soprattutto quando cambi proprietà, ricordando che la Juventus quando tornò dalla A impiegò alcuni anni prima di tornare al vertice, perché essere competitivi non è mai facile”.
I GIOVANI – “Finalmente il calcio italiano si sta votando ai giovani, ma devono riuscire a trovare spazio maggiore nei club, perché non possono fare esperienza solo in Nazionale”.
M.D.A.




















