L’attaccante si racconta tra aneddoti del passato e obiettivi per il futuro
PESCARA GILARDINO / Nonostante i quasi 35 anni e nonostante il brutto infortunio al ginocchio, Alberto Gilardino non ha assolutamente alcuna intenzione di smettere. Intervistato da 'La Gazzetta Sportiva', l'attaccante del Pescara si racconta tra aneddoti e obiettivi per il futuro: “Il gol mi manca tantissimo, è la mia droga. Ma cerco di non farne una malattia e guardo avanti.A Empoli non c'entravo nulla, pensavo che avrebbero cercato di sfruttare le mie caratteristiche, ma non è successo. Una scelta sbagliata mia e loro. Oddo mi ha voluto fortemente a Pescara, poi mi sono infortunato subito e lui è stato esonerato. Spero di rientrare in tempo per fare qualcosa di buono. Il mio cammino non è compiuto. Dentro di me ho il desiderio di giocare ancora. Sono vicino ai 200 gol in Serie A: posso centrare questo traguardo. Per ora sono a 188 co Del Piero e Signori e ho davvero la voglia di lasciare un segno ancora più profondo. Sliding door nella mia carriera? Nell'estate del 2013 era tutto fatto per il mio trasferimento alla Juve. Ero felice, poi Quagliarella rifiutò di andare alla Lazio e così saltò anche il mio arrivo. Ci restai molto male, quella poteva essere la svolta della mia carriera”.
L.P.




















