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PAGELLE E TABELLINO DI LAZIO-FIORENTINA: Milinkovic un caterpillar, Tello è da film horror

Felipe Anderson e Lulic fanno ammattire gli esterni viola, Bernardeschi predica nel deserto

PAGELLE TABELLINO LAZIO FIORENTINA PROMOSSI E BOCCIATI / Primo tempo letteralmente dominato dalla Lazio, che ha la pecca di compiacersi troppo rischiando di far tornare in partita una Fiorentina spenta. Ci pensa Radu in chiusura a certificare una vittoria meritata, grazie anche alla qualità di Milinkovic e Felipe Anderson. Giornata da dimenticare, invece, per Tello e Ilicic.

LAZIO

Marchetti 6,5 – Primo tempo inoperoso, si fa trovare pronto nel momento più importante respingendo la conclusione dagli 11 di metri Ilicic. Incerto in occasione del possibile pareggio di Sanchez, per sua fortuna il giudice di linea nota il tocco di mano del colombiano. 

Bastos 6,5 – Torna in campo dopo tre mesi e non sfigura. Fa valere il fisico e addomestica gli avanti avversari con la sua prestanza. Inzaghi ritrova una pedina importante. 

De Vrij 6 – Chiamato a comandare il terzetto arretrato, disputa una partita ordinata con la sua consueta tranquillità. Una certezza. 

Radu 6,5 – Attento in fase difensiva, bravo negli anticipi, contribuisce – assieme a Lulic – ad annullare Tello e tutti gli avversari che gravitano da quelle parti. Chiude il match con una diagonale che non lascia scampo a Tatarusanu. 

Felipe Anderson 6,5 – Copre l’intera fascia destra con padronanza e costringe Olivera ad una partita di sofferenza. E’ sempre un pericolo quando supera la metà campo con la palla al piede. Dal 77’ Wallace 6 – Entra e aiuta i compagni ad erigere il fortino per il forcing finale.

Cataldi 6,5 – Assieme a Biglia divide il compito di cucire il gioco biancoceleste, senza disdegnare gli inserimenti offensivi. Con un ottimo velo partecipa all’azione del gol di Keita. Dal 84’ Murgia s.v.

Biglia 6 – Meno brillante del solito. Si limita principalmente ad un lavoro di filtro, realizza il gol del 2-0 dal dischetto, ma ha anche il demerito di causare il penalty per la Fiorentina oltre a non riuscire a spazzare il cross di Tello nell’azione della rete di Zarate. Ha vissuto serate migliori. 

Milinkovic-Savic 7 – Un caterpillar. Assieme a Cataldi rappresenta una costante spina nel fianco alla retroguardia viola. Fa sportellate a metà campo e si riversa subito in avanti per cercare il guizzo illuminante. E’ suo il tocco decisivo che spalanca le porte del gol a Keita. 

Lulic 6,5 – Uno stantuffo sulla corsia sinistra. Tampona e riparte: non si ferma mai. Se Tello questa notte avrà degli incubi la colpa sarà certamente sua.

Immobile 6 – Encomiabile sotto il piano del sacrificio. Corre a perdifiato e apre gli spazi. Purtroppo per lui deve rimandare ancora una volta l’appuntamento col gol (che manca da sei giornate) ma ha il merito di servire a Radu un cioccolatino per chiudere il match.  

Keita 7 – E’ vivace e guizzante: svaria su tutto il fronte offensivo, cerca il duetto coi compagni di squadre ed ha il preziosissimo merito di sbloccare il match. Ha l’argentino vivo addosso e la difesa fiorentina se ne accorge. Dal 68’ Kishna 6 – Entra nel momento migliore della Fiorentina, aiuta la squadra ad alleggerire la pressione avversaria. 

S. Inzaghi  6,5 – Torna alla difesa a tre e per 60 minuti domina una Fiorentina sottotono. Nella ripresa i suoi abbassano il livello del pressing ed il ritmo, subiscono la rete di Zarate ma sono a chiudersi e ripartire. Proprio in contropiede suggellano una vittoria meritata che permette ai biancocelesti di salire al terzo posto insieme al Napoli.

 

 

FIORENTINA

Tatarusanu 6 – Reattivo sul colpo di testa ravvicinato di Bastos all’inizio, non può nulla sulle reti della Lazio. Per il resto viene impegnato poco.  

Tomovic 5 – Questa è una serata che non ricorderà volentieri il capitano viola: prima procura rigore del 2-0 biancoceleste stendendo Milinkovic, poi è costretto ad abbandonare il campo per un duro colpo in volto subito da Immobile. Dal 46’ Cristoforo 5,5 – Prova a metterci la grinta, ma il suo contributo non sortisce gli effetti sperati. 

De Maio 6 – Uno dei pochi a salvarsi della retroguardia. Cerca di comandare il terzetto difensivo e contenere le sfuriate avversarie. Da applausi l’intervento col quale chiude a Immobile una chiara occasione da gol.

Astori 5,5 – Dalla sua parte soffre i continui inserimenti delle mezzale biancocelesti. 

Oliveira 5 – Alla terza consecutiva da titolare, stavolta non ripaga la fiducia di Sousa. Incerto all’inizio, viene costantemente superato da Felipe Anderson. Nella ripresa prova a spingere con maggiore continuità senza risultati apprezzabili. 

Sanchez 5,5 – Tanta quantità e spirito di sacrificio. Diligente e duttile, si becca mezzo punto in meno – però – per l’ammonizione determinata dal gol di mano non confessato (poi prontamente ravvisato dal giudice di linea). 

Vecino 5,5 – Meno preciso del solito, viene schiacciato dal pressing asfissiante della Lazio. In affanno. 

Tello 4,5 – Nel primo tempo viene annullato da Lulic. Non spinge e si dimostra timoroso in entrambe le fasi tanto che da un suo passaggio orizzontale ‘omicida’ nasce l’azione che porta al rigore per la Lazio. Nella ripresa prova a scuotersi e riesce a propiziare la rete di Zarate. Ma è l’unico acuto in una partita da dimenticare. Dall'81’ Chiesa s.v. 

Ilicic 4,5 – Partita di sacrificio la sua: cerca di aiutare i compagni nella fase difensiva schiacciandosi spesso per contrastare il pressing biancoceleste. Di conseguenza, però, non riesce mai ad accendere la luce e ispirare la manovra offensiva. Risultato: una prova opaca macchiata dal decisivo errore dagli 11 metri. Spento. Dal 59’ Zarate 6,5 – Entra e scuote l’apatico attacco viola. Realizza il classico gol dell’ex e cerca di impensierire Marchetti in più di un’occasione.

Bernardeschi 6 – E’ l’unico che tenta la giocata, prova a caricarsi la squadra sulle spalle. L’impressione, però, è che dall’alto della sua classe predichi nel deserto.

Kalinic 5,5 – Uno dei pochi che lotta. Nel primo tempo non viene praticamente mai servito, nella ripresa cerca di partecipare all’assalto forsennato dei suoi compagni. Senza troppa gloria.

Paulo Sousa 5,5 – Deve fare a meno di Borja Valero e la sua manovra ne risente. Vecino e Sanchez garantiscono corsa ma non qualità. Viene tradito da Ilicic e Tello che non riescono mai a creare la superiorità numerica o ad imbeccare Kalinic. Ed ora giovedì arriva il Napoli…

 

Arbitro Irrati 6,5: partita piuttosto agevole la sua, non sbaglia nulla: corretto assegnare i due rigori, uno per parte, gestisce bene gli animi in campo anche quando – dopo l’errore di Ilicic dal dischetto – la temperatura si stava alzando.

 

TABELLINO

LAZIO-FIORENTINA 3-1

LAZIO (3-5-2): Marchetti; Bastos, de Vrij, Radu; Felipe Anderson (dal 77' Wallace), Cataldi (dal 84'' Murgia), Biglia, Milinkovic-Savic, Lulic; Immobile, Keita (dal 68' Kishna). A disp. Strakosha, Vargic, Patric, Basta, Hoedt, Lukaku, Lombardi, Luis Alberto, Rossi. All. Simone Inzaghi.

FIORENTINA (4-2-3-1): Tatarusanu; Tomovic (dal 46' Cristoforo), De Maio, Astori, Olivera; C. Sanchez, Vecino; Tello (dal 81' Chiesa), Ilicic (dal 59' Zarate), Bernardeschi; Kalinic. A disp. Dragowski, Lezzerini, Diks, Milic, Maistro, Babacar, Perez. All. Paulo Sousa.

Marcatori: 23' Keita (L), 45+3' Biglia rig. (L), 65' Zarate (F), 90' Radu (L)

Ammoniti: 26' Tomovic (F), 49' Olivera (F), 57' Bastos (L), 75' Bernardeschi (F), 83' Sanchez (F)

Espulsi:

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