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Juventus-Roma, sfida a distanza tra due toscani come Allegri e Spalletti: le statistiche

Sono cinque gli scontri diretti tra i due manager

JUVENTUS ROMA ALLEGRI SPALLETTI/ ROMA – Sabato sera, alle ore 20,45 allo Juventus Stadium, si affronteranno due degli allenatori italiani più importanti del nostro campionato. Massimiliano Allegri, nato a Livorno, contro Luciano Spalletti, nato a Certaldo. Tra le due città, ci sono 80 km di distanza: il mare livornese contro le colline toscane, il “caciucco alla livornese”, o la “cipolla di Certaldo”, di certo a trionfare sarà la Toscana, regione che ha dato tanto all’Italia in tutti i campi, anche in quello calcistico.

 

LE STATISTICHE – Allegri e Spalletti, hanno avuto modo di affrontarsi tre volte, con una vittoria a testa ed un pareggio. La prima volta che si sono sfidati, è stato il 14 dicembre 2008. In quell’occasione, la Roma di Luciano Spalletti si aggiudicò il match per tre a due sul Cagliari grazie alle reti di Totti, Perrotta e Vucinic. Per i sardi a nulla valsero i gol di Conti e Jeda. Nella gara di ritorno del 10 maggio 2009, tra i due tecnici toscani finì in pareggio. Un 2-2 pirotecnico dove a segnare furono, Matri ed Acquafresca per il Cagliari, Totti e Perrotta per i giallorossi. Tra i precedenti, spiccano anche due gare della fase a gironi della Champions League 2012/13. Allegri siede sulla panchina del Milan, mentre Spalletti sta vivendo la sua esperienza in Russia con lo Zenit San Pietroburgo, tornato campionato in patria proprio grazie al tecnico italiano. Il bilancio tra andata e ritorno risulterà di totale parità, con vittorie di entrambi in trasferta (Milan-Zenit 0-1, Zenit-Milan 2-3). L’ultimo confronto tra l’allenatore di Livorno e quello di Certaldo è avvenuto nella passata stagione. In quell’occasione, la partita la vinse la Juventus di Allegri grazie ad un gol di Dybala.

Juve-Roma, una sfida tra due tecnici molto tattici

LA TATTICA – La Juventus di Allegri, mai come quest’anno, ha dimostrato di avere una grande duttilità tattica. Sarà anche grazie alle ottime operazioni di calciomercato fatte nella scorsa sessione estiva, la squadra bianconera ha avuto la possibilità di disporsi in campo non solo con il solito 3-5-2 di marchio “contiano” ma anche con il 3-4-1-2 così come con il 4-3-3 o il 4-3-1-2. Con qualsiasi sistema di gioco adottato, l’idea di gioco della Juventus di Allegri non è mai cambiata: veloci ribaltamenti di gioco, pressing alto ed inserimenti degli interni di centrocampo in area di rigore. Sono proprio queste idee di gioco, che hanno consentito alla Juventus del tecnico livornese di conquistare il momentaneo primo posto in campionato e di terminare primo nella fase a giorni della Champions League. Per gli utenti di calciomercato.it il segreto della Juve è la difesa.

La stessa bravura tattica, la si può evincere anche nella Roma di Spalletti. Rispetto all’era Garcia, la squadra del tecnico di Certaldo ha un’idea di gioco ben precisa ed una solidità difensiva che le consente di affrontare al meglio anche le gare più ostiche. Così come Allegri, anche Spalletti porta avanti il suo credo a prescindere dalla disposizione in campo. Infatti, da inizio campionato ad oggi, i giallorossi si sono disposti in campo con più moduli: sono partiti con il 4-2-3-1, per poi passare al 4-3-3 per poi adottare (vedi contro Napoli, Lazio e Milan) un 3-4-2-1 che ha consentito alla Roma di esser propositiva in attacco senza mai perdere i giusti equilibri. La presenza di un giocatore come De Rossi, utile nello scalare sulla linea dei difensori quando l’avversario attacca sulle fasce, permette alla squadra di Spalletti di non consentire mai all’avversario una situazione di parità o di superiorità numerica in area di rigore. Così come in attacco, la presenza di giocatori come Dzeko, utile a far salire la squadra o a creare spazio per gli inserimenti di Nainggolan, o il continuo movimento senza palla di un Perotti (pronto a servire uno degli esterni per andare al cross o al tiro), consentono alla Roma di esser imprevedibile e di attaccare con 5/6 giocatori. 

Juventus-Roma, insomma, sarà una sfida scudetto che potrebbe decidersi dalle scelte tattiche dei due allenatori, due allenatori a caccia di quel sorpasso l'uno sull'altro, in un personalissimo 'derby' tutto toscano.

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