Ecco le parole del centrocampista di Pioli, che parla di panchina e obiettivo Champions
INTER JOAO MARIO / Un 2016 decisamente intenso per Joao Mario, fatto di vittorie e 'avanzamenti di carriera', dato l'approdo all'Inter. Il momento dei nerazzurri non è dei migliori ma, con l'obiettivo europeo ancora alla portata e finalmente una guida stabile in panchina, non contestata ripetutamente come quella di de Boer, questa stagione è ancora recuperabile. Il prossimo anno, tra risoluzione della questione fair play finanziario e un mercato all'altezza, si dovrà puntare a tornare protagonisti. E' di certo questo che vuole Joao Mario che, nel corso dell'intervista concessa a 'Tuttosport', commenta le ultime news Inter: “E' innegabile che il campionato non sia partito al meglio. Avremmo voluto essere più vicini alla Juventus, ma il passato è passato. Ora dobbiamo pensare a cosa va corretto, per iniziare il prossimo anno e ipotecare la Champions. E' possibile arrivare tra le prime tre. La matematica non ci condanna. Servirà un girone di ritorno perfetto”.
ALLENATORI – “Certe difficoltà sono normali, dato il cambio tecnico prima del campionato. Errori de Boer? Nel calcio quando accade qualcosa di sbagliato, a pagare è sempre il tecnico. Ora c'è un tecnico italiano e mi rendo conto come precedentemente ci fosse anche la lingua come ostacolo. Forse era quello principale. Pioli conosce meglio il campionato italiano e poi, come detto, c'è il fattore lingua”.
Inter, Joao Mario si racconta: dai 45 milioni al sogno Ronaldo
45 MILIONI – “Se L'Inter ha speso così tanto per me in fase di calciomercato, è perché ne ha le capacità. Io non penso al mio cartellino. Voglio solo aiutare il club. Manca ancora tanto al mio top. Va anche detto che ho solo 23 anni. Anche allo Sporting ho faticato all'inizio”.
CRISTIANO RONALDO – “Difficile convincerlo a venire all'Inter (ride ndr). La sua realtà è il Real Madrid, è il loro simbolo. Dovesse però un giorno andar via e decidere di giocare in Italia, potrei convincerlo a vestire la maglia nerazzurra”.
AVVERSARI – “Il più forte che abbia affrontato in Italia è indubbiamente Hamsik. E' un grande calciatore. L'avevo visto in televisione ma dal vivo è impressionante”.
JUVENTUS – “Contro il Porto non dovranno commettere l'errore di sottovalutare l'avversario. Ricordo la loro gara contro il Benfica, quando pensavano di poter accedere facilmente alla finale”.




















