Il difensore tedesco ha poi smentito di essere stato vicino al Chelsea in estate
CALCIOMERCATO ROMA RÜDIGER / Il terribile infortunio patito in estate ormai è alle spalle: Antonio Rüdiger ha ripreso in mano le redini della difesa della Roma. E' uno dei perni della retroguardia di Spalletti e con Manolas forma una delle coppie solide della Serie A. E pensare che in estate il suo nome era uno dei più caldi tra quelli in uscita del calciomercato Roma: “Non è vero che stavo per firmare per il Chelsea prima di infortunarmi”, ha voluto specificare senza mezzi termini lo stesso difensore tedesco nell'intervista concessa a 'Il Tempo', dove ha voluto tranquillizzare i tifosi giallorossi: “Il mio futuro è qui. Sono concentrato solo su questo anche perché vengo da un grave infortunio. Ho lavorato bene e mi sento a casa. Se la Roma non vorrà vendermi, resterò qui”.
IL SOGNO DI RÜDIGER: LA PREMIER LEAGUE
Come raccolto da Calciomercato.it, il destino di Rüdiger è parzialmente legato a quello di Vermaelen: se il belga dovesse dimostrarsi pienamente pienamente la Roma potrebbe lasciar partire l'ex Stoccarda per una cifra di 35 milioni di euro. Più o meno la cifra che la Juventus ha sborsato per Pjanic. Il tedesco farebbe la stessa scelta? “Non si sa mai nel calcio. Il mio sogno però è giocare un giorno in Inghilterra. Adesso sono contento a Roma – ha proseguito il centrale – mi hanno preso che ero infortunato, hanno creduto in me e ho grande rispetto per questo club”. Ma se potesse scegliere, in quale club inglese vorrebbe giocare? “Al Leeds United (risata, ndr)! La Premier League mi piace molto: è un calcio fisico e si adatta alle mie caratteristiche, ma al momento – davvero – sono concentrato sulla Roma e sul derby”.
Proprio nel derby si tornerà a rivedere uno 'stadio Olimpico' semi-pieno, a differenza di quanto avviene in Bundesliga dove si registrano sold out praticamente ad ogni giornata: “Mi sento molto meglio qui che in Germania – ha ammesso Rüdiger – Nel mio Paese ci sono un sacco di regole, in Italia si va un po' a destra e un po' a sinistra. Alcune volte può essere sconveniente, ma in linea di massima preferisco la mentalità italiana. Se in Germania ti dicono che servono due giorni per fare un lavoro in casa, sono due giorni. Qui no e all'inizio pensavo: 'Mamma mia'. Però poi sono tutti così gentili e simpatici che alla fine accetti di buon grado anche se arrivano in ritardo”. Chiosa dedicata alla persona che lo ha fortemente voluto in giallorosso: “Sono rimasto in contatto con Sabatini. E' una persona speciale per me oltre che un grande uomo, è lui che mi ha portato alla Roma, mica Garcia“.
D.G.
