Medel centrale, i terzini e Kondogbia: ecco come può cambiare il mercato nerazzurro di gennaio
CALCIOMERCATO INTER DIFESA MEDEL JOVETIC INDICAZIONI DERBY MILAN / MILANO – Il primo di Stefano Pioli sulla panchina dell'Inter, l'ultimo (forse) di Silvio Berlusconi da presidente del Milan. Il derby Milan-Inter della 13a giornata di Serie A è puro spettacolo: dalle coreografie ai gol di Suso (doppietta), Candreva e Perisic. Finisce con un pareggio, tutto sommato giusto, dal quale i nerazzurri traggono comunque grandi ed importanti indicazioni anche in ottica calciomercato. Perché se da un lato c'è la voglia da parte di Suning di investire, dall'altro i paletti del Fair Play Finanziario impongono qualche sacrificio di calciomercato Inter a gennaio e dopo la gara di ieri potrebbero definirsi nuove gerarchie.
DALLE COREOGRAFIE AL CAOS MAGLIE: TOP E FLOP DEL DERBY
Milan-Inter è anche, se non soprattutto, il derby delle tifoserie. Le due curve lavorano mesi per creare coreografie sempre più originali. La Curva Sud rossonera si prende per intero i tre anelli per tributare il presidente Silvio Berlusconi con una gigantografia in cui è immortalato in mezzo ai principali trofei vinti durante la sua Era. Dall'altra parte, i tifosi nerazzurri rispondono con bandiere interiste, i colori dello stemma di Milano e la frase in dialetto milanese: “A dir la verità non si fa mica fatica. I più belli (siamo noi, sottointeso, ndr)”. Il clima e l'atmosfera ideali per una partita del genere. Promossi.
Comincia la gara e sui social scatta subito l'ironia per il caos delle magliette di Milan ed Inter che, effettivamente, si confondono. “Mettetevi la pettorina” suggeriscono diversi tifosi. Scelte cromatiche dovute al marketing sicuramente, ma da rivedere.
Da sottolineare, infine, anche la prova del direttore di gara Tagliavento, la cui designazione aveva scatenato l'ira dei tifosi di Milan ed Inter già prima del fischio d'inizio. Il fischietto di Terni chiude con una prestazione sufficiente.
DALLA DIFESA A JOVETIC: LE INDICAZIONI DI MERCATO PER L'INTER
Alla prima ufficiale sulla panchina nerazzurra Stefano Pioli fa già vedere la sua mano. Nel 4-3-3 varato per l'occasione, Gary Medel viene arretrato in difesa al posto di Murillo, lasciando spazio a centrocampo a Geoffrey Kondogbia. La prova del cileno al fianco di Miranda, fino all'infortunio, è una bella nota positiva per l'allenatore. Tra le priorità di gennaio, dunque, sembra ora lecito aspettarsi di non leggere più i nomi dei difensori centrali circolati nelle ultime settimane, mentre qualcuno dei meno impiegati potrebbe rischiare il taglio (si legga Ranocchia e Andreolli).
Resta sicuramente d'attualità, invece, il problema dei terzini. Questa volta risulta positivo D'Ambrosio, mentre Ansaldi su Suso se la vede parecchio brutta. Il risultato è che arrivati alla 13a giornata di campionato, l'Inter non ha ancora individuato i due terzini titolari ed affidabili. Ecco perché restano vivi i nomi di Matteo Darmian e Aleix Vidal che, come raccontato da Calciomercato.it, il Barcellona si sarebbe convinto a cedere in prestito con diritto o obbligo di riscatto. Guarda caso l'unica formula che a gennaio la dirigenza interista prenderà in considerazione.
Dicevamo poi di Kondogbia. Luci e ombre per il francese anche ieri sera, ma dopo le schermaglie con Frank de Boer e le 'minacce' di addio, Pioli gli ha dato subito fiducia in una gara fondamentale. Ora toccherà all'ex Monaco meritarsi la riconferma, in campo e in chiave mercato. Intanto nel momento di pressing maggiore dell'Inter, di caccia disperata al pareggio, l'allenatore interista decide di lanciare Stevan Jovetic. Buona dose di fiducia per il montenegrino, indicato da molti come il principale candidato alla partenza a gennaio. Tanto che addirittura lo stesso Milan, su input del tecnico Vincenzo Montella, si sarebbe messo sulle sue tracce. Decisive, ovviamente, saranno le prossime settimane. 'JoJo' in nazionale con il suo Montenegro continua a brillare, ora alla Pinetina si aspettano che faccia altrettanto anche in nerazzurro. Anche perché, in attesa di scoprire Gabigol e di un Ever Banega più convincente, il vero numero 10 in rosa che potrebbe garantire maggior supporto a Mauro Icardi in area di rigore è proprio lui.




















