Felipe Anderson un incubo per il ‘Grifone’, Wallace un muro. Giornata disastrosa per Orban
Ecco le pagelle di LAZIO-GENOA:
LAZIO
Strakosha 6 – Non può nulla sul diagonale di Ocampos, si fa trovare poi pronto sul tentativo ravvicinato di Ninkovic. Per il resto non viene quasi mai chiamato in causa dagli avanti avversari.
Basta 6,5 – Viene schierato nell’antico ruolo di terzino ed i risultati si vedono. Il serbo torna a fare quello che ha sempre fatto: sgroppare sulla fascia, oltre che contenere le sfuriate di Laxalt. Il tutto con ottimi risultati.
Wallace 7 – Conferma i progressi messi in mostra nelle scorse settimane. Giganteggia in difesa, dove annulla prima Pavoletti e poi Simeone. Suggella l’ottima giornata col suo primo sigillo in Serie A che fa calare il sipario sul match.
Radu 6 – In coppia con Wallace trascorre una giornata di ordinaria amministrazione. Restituito nell’originario ruolo di centrale, il romeno si disimpegna bene sfornando una prestazione convincente.
Lulic 6,5 – Viene arretrato in difesa, ma il bosniaco non soffre lo spostamento e offre una gara di sostanza. Bravo nelle diagonali difensive, sempre molto concentrato e pronto a spingersi in avanti per supportare la manovra offensiva. Un motorino inesauribile, dalle sue parti Edenilson non la prende mai.
Parolo 6,5 – Corre a perdifiato. In attacco o in difesa non importa: è sempre presente. Garantisce ad Inzaghi la solita quantità a centrocampo. Sfortunato nella ripresa quando il suo bolide da fuori si stampa sul palo.
Biglia 6,5 – Francobollato da Rigoni nel primo tempo non riesce a trovare lo spazio ed i tempi giusti per impostare. Lascia incombenza a Radu e Wallace, limitandosi a fare un prezioso lavoro di filtro. Nella seconda frazione si dimostra glaciale dal dischetto, oltre che funzionale nel mantenere in ghiaccio il match. (dal 83’ Murgia sv)
Milinkovic-Savic 6 – Prestazione a strappi per il serbo. Fa sentire la propria fisicità in mezzo al campo ed è bravo a costruirsi anche un’occasione da gol. L’impressione, però, è che la lampadina si accenda ad intermittenza e Inzaghi decide di farlo riposare a metà ripresa. (dal 69’ Cataldi 6 – Sbaglia un facile controllo in area avversaria facendo svanire una buona occasione da gol. Nel complesso gioca venti minuti di discreto livello)
Felipe Anderson 7,5 – Quando vede il Genoa si scatena. Dopo il bel destro a giro dello scorso anno, il brasiliano sblocca il match odierno con una missile dai 25 metri imprendibile per Perin. Nella ripresa si procura il rigore che permette alla Lazio di riportarsi in vantaggio, diventando ufficialmente l’incubo dei liguri per un pomeriggio.
Immobile 5,5 – Si sbatte come un ossesso alla ricerca del gol. Lotta, corre e sgomita ma stavolta non è fortunato. Un plauso per l’impegno profuso in campo, ma da lui Inzaghi si aspetta anche altro.
Keita 5 – Meno ispirato del solito, il senegalese si rende autore di una prova piuttosto spenta. (dal 73’ Patric 6 – Entra e presidia con sicurezza l’out mancino)
All. Inzaghi 7 – La sua Lazio viaggia a gonfie vele centrando l’ottavo risultato utile consecutivo. Ritorna alla difesa a quattro e tarpa le ali al Genoa, incapace di sfondare centralmente. Con le reti di Biglia e Wallace ora sono 13 i marcatori diversi in altrettante giornate. Un dato che fotografa nel migliore dei modi l’ottimo lavoro che sta svolgendo.
GENOA
Perin 5,5 – Incolpevole sui gol, paga le disattenzioni dei propri compagni che prima lasciano troppo spazio a Felipe Anderson per concludere, poi si fanno trovare impreparati sul rimpallo che favorisce il terzo gol di Wallace.
Izzo 6,5 – Di fronte ha un cliente rognoso come Keita, ma il centrale di Juric non si lascia intimorire. Sempre pulito negli anticipi, si dimostra un marcatore affidabile. Nettamente il migliore del terzetto difensivo del ‘Grifone’.
Burdisso 5 – Si segnala solo per un salvataggio sul colpo di testa di Immobile. Poi poco altro. Cerca di comandare la difesa genoana, ma non è una delle sue giornate più brillanti.
Orban 4,5 – L’unica cosa positiva della giornata è la chiusura con cui stoppa la conclusione a botta sicura di Immobile nel primo tempo. Per il resto l’argentino vive una giornata più che negativa: prima con l’entrata in ritardo su Felipe Anderson che regala il rigore alla Lazio, poi con la reazione a palla lontana su Immobile che gli costa un rosso diretto.
Edenilson 5 – Corre tanto, ma a vuoto. Keira, in parte, e specialmente Felipe Anderson – quando si scambiava di fascia col compagno – lo mandano in difficoltà spesso e volentieri.
Rincon 5,5 – Ringhia e morde le caviglie come di consueto. E’ l’unico a non arrendersi fino alla fine, ma è costretto a capitolare anche lui dopo la terza rete biancoceleste.
Miguel Veloso 5 – Meno preciso del solito: il portoghese appare lento e impacciato. E la manovra del Genoa ne risente pesantemente.
Laxalt 5,5 – E’ sicuramente più intraprendente del suo dirimpettaio Edenilson, sforna cross in quantità industriale. Non sempre però con la giusta precisione.
L. Rigoni 5 – Una prima frazione dedicata esclusivamente ad impedire a Biglia di iniziare l’azione. Si sacrifica in fase di non possesso palla senza riuscire ad incidere. Spento. (dal 46’ Ninkovic 5 – Viene mandato in campo per cercare di dare la scossa ad una squadra troppo molle. Non riesce nel’impresa).
Pavoletti 5 – Poco servito, l’ariete genoano non riesce a rendersi mai pericoloso se non su un bel cross tagliato dalla sinistra di Ocampos. Troppo poco per uno come lui. (dal 60’ Simeone 5 – Stessi ‘problemi’ del suo predecessore)
Ocampos 6 – Lotta come un leone anche se nei primi 45’ non trova mai il guizzo giusto. Apre la ripresa con una bella serpentina conclusa con la rasoiata che trafigge i pali di Strakosha, trovando così il secondo gol di consecutivo dopo quello messo a segno contro l’Udinese. Purtroppo per lui non basta per uscire dall’Olimpico con dei punti in tasca. (dal 80’ Pandev 5,5 – Entra tra i fischi e cerca in qualche modo di trovare il classico gol dell’ex. Il suo ingresso però arriva a risultato ormai compromesso).
All. Juric 5 – Si presenta all’Olimpico con uno spirito fin troppo timoroso. Nel primo tempo la squadra ha un ritmo troppo lento e compassato, nella ripresa prova ad aumentare il peso offensivo ed alzare il baricentro. Offrendo però il fianco alle ripartenze biancocelesti.
Arbitro: Marco Di Bello 6 – Giornata piuttosto tranquilla per lui: la gara scorre serena senza particolari episodi da moviola. Sul finire spedisce Orban a fare la doccia in anticipo per una reazione scomposta a palla lontana.
TABELLINO
LAZIO-GENOA 3-1
Lazio (4-3-3): Strakosha; Basta, Wallace, Radu, Lulic; Parolo, Biglia (dal 83' Murgia), Milinkovic-Savic (dal 69' Cataldi); Felipe Anderson, Immobile, Keita (dal 73' Patric).
A disposizione: Vargic, Borrelli, Bastos, Hoedt, Vinicius, Leitner, Lombardi, Djordjevic, Kishna. Allenatore: Inzaghi.
Genoa (3-4-1-2): Perin; Izzo, Burdisso, Orban; Edenilson, Rincon, Veloso, Laxalt; L. Rigoni (dal 46' Ninkovic); Pavoletti (dal '60' Simeone), Ocampos (dal 80' Pandev).
A disposizione: Lamanna, Munoz, Gentiletti, Biraschi ,Fiamozzi, Lazovic, Cofie, Ntcham, Gakpé. Allenatore: Juric.
Arbitro: Marco Di Bello di Brindisi.
Marcatori: 11' Felipe Anderson (L), 52' Ocampos (G), 58' rig. Biglia (L), 66' Wallace (L)
Ammoniti: 60' Rincon (G)
Espulsi: 91' Orban (G)
D.G.




















