Il tecnico del Torino racconta la sua infanzia sotto le bombe di Belgrado
SERBIA MIHAJLOVIC LITE VIEIRA MUTU / TORINO – In una lunga intervista concessa al 'Corriere dello Sport', il tecnico del Torino, Sinisa Mihajlovic, racconta della terribile guerra vissuta in Serbia: “Sono nato là, la prima casa distrutta è stata la mia. Me l'ha distrutta il mio migliore amico, era croato. Ma dopo mi ha spiegato per quale motivo e ha fatto anche bene. Eravamo due fratelli. Non riuscivo ad accettare questa cosa e sono sempre rimasto con questo dubbio e questo dolore. Poi nel '99 o nel 2000 giochiamo in Croazia e un giorno viene questo mio amico in albergo. Ci mettiamo a parlare. Mi disse che era stato costretto proprio perché tutti sapevano della nostra amicizia. Mi disse: 'Io ho cercato in tutti i modi di far capire ai tuoi genitroi che dovevano andare via, io la casa dovevo buttarla giù perché sennò mi ammazzavano”.
Mihajlovic, poi, torna su alcune liti famose: “Vieira? Dopo quella vicenda siamo diventati amici. In una partita mi ha detto zingaro di merda, io gli ho risposto nero di merda. Quando lui è tornato in Inghilterra ha detto che io gli ho detto negro di merda. Potevo dire tranquillamente che non era vero, ma nonsono fatto così e ho confermato: sì, gli ho detto nero di merda. Mutu, al quale ho sputato, era a Firenze ed era preoccupato quando sono arrivato io. Gli ho detto di non angosciarsi, che era stata colpa mia e mi scusavo io. Una volta, invece, Bierhoff era stato astuto. Quando giocavo avevo sempre bisogno di avere qualche nemico per poter rendere al massimo. A Belgrado c'era il bombardamento in corso, io mi preparavo a dirgli di tutto e provocarlo. Lui, furbacchione, viene da me prima della partita e mi dice: 'Guarda, ti voglio dire che mi dispiace tantissimo per quello che succede nel tuo paese perché non ve lo meritate. Io sono con voi'. Sono rimasto là senza menare, deluso”.
L.P.




















