L’attaccante ha poi aggiunto: “Batistuta il mio idolo. Ho rifiutato l’Under 21 azzurra”
INTER ICARDI SUNING BATISTUTA PALLONE D'ORO / BUENOS AIRES (Argentina) – A tutto Mauro Icardi. Intervistato da 'Tencent Sports' alla vigilia del derby col Milan, il bomber dell'Inter ha avuto modo di parlare dell'orgoglio di essere capitano, dei suoi sogni e di molto altro. Queste le sue parole:
FASCIA DI CAPITANO – “Prima di tutto, per me è un grande onore. Questo è il mio club, esserne il capitano è una grande responsabilità. Suning? Ovviamente col loro arrivo sono successi grandi cambiamenti. Ma sappiamo come in estate la nuova proprietà abbia permesso al nostro club di fare un sacco di investimenti, in modo da poter assicurare all'Inter di poter tornare a livelli superiori”.
PIOLI – “Dal primo giorno ha voluto collaborare con noi, ha molta familiarità con il calcio italiano. Sappiamo che è un ottimo allenatore, aveva anche fatto molto bene alla Lazio e con noi ha voglia di ripetere l’ottima esperienza precedente”.
LA 9 DI RONALDO – “Pressione? Non necessariamente la numero nove la porta, di certo mi ha dato un sacco di motivazioni, ma non pressione. Essere capitano e portare la numero nove per me è un grande incoraggiamento. Il Pallone d’oro? È certamente un sogno per tutti i giocatori, un obiettivo. Ma ora ci sono tanti ottimi giocatori che hanno la stessa aspirazione”.
ARGENTINA – “Questo è sicuramente uno degli obiettivi per cui sto lavorando sodo. Manco dalla nazionale da tre anni, spero di poterci tornare. Quest’anno le prestazioni non sono particolarmente buone, penso per tanti motivi. L’Albiceleste ha giocatori tra i migliori al mondo, ma nel mondo del calcio capita di avere i migliori giocatori e vederli non giocare bene in partita”.
POSSIBILITA' ITALIA – “Molti anni fa mi avevano invitato per l’Under 21, ma io sono argentino. Voglio anche ringraziare l'Italia e la nazionale italiana per aver pensato a me”.
BATISTUTA – “Sin da quando ho iniziato a giocare a calcio è stato il mio idolo. Voglio imparare da lui, ho visto un sacco di suoi video con le sue partite. Di certo però non ci possono mai essere giocatori uguali tra loro, ognuno è diverso dall'altro. Ma per quanto mi riguarda, essere paragonato a lui che è stato il miglior attaccante argentino è un grande onore”.
D.G.




















