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Fifa, Infantino conferma il Mondiale a 48 squadre: “L’Italia rischia? Non l’avrà meritato”

Ecco le parole del presidente sui cambiamenti futuri

FIFA INFANTINO MONDIALE INNI / ZURIGO (Svizzera) – Il presidene della Fifa, Gianni Infantino, ha spesso parlato dei cambiamenti che intende apportare al movimento globale calcistico e, intervistato da 'La Gazzetta dello Sport', torna su alcuni punti chiave del proprio programma: “I fischi agli inni non vanno bene ma non per questo li aboliremo. Faremo qualcosa di simbolico, come spedire le squadre negli spogliatoi”.

FIFA – “Non si può prescindere dal passato. Malata? Continuerete a chiedermelo, fin quando non dimostrerò il suo cambiamento coi fatti. Blatter l'ho sentito mesi fa. Mi ha fatto i complimenti per le elezioni. Con Platini ho lavorato insieme 9 anni. Fatte cose bellissime insieme e quelle meno belle non le ricordo”.

MONDIALE 48 SQUADRE – “Spero il consiglio mi sgua. La svolta passa anche da qui. Penso a 16 qualificate direttamente, 32 ai playoff, che si terrebbero la settimana prima del via, nella stessa sede. Un interesse per le Nazionali che non si ferma a novembre, ma arriva a giugno. Il Mondiale è un evento sociale che dà il sorriso ai popoli. Usa? Non so se i primi Mondiali a 48 squadre si terranno negli Stati Uniti nel 2026. Se Trump non è interessato, faremo di tutto per coinvolgerlo”.

NAZIONALI A RISCHIO – “Italia, Spagna, Portogallo e Argentina rischiano? Se non ci saranno, non l'avranno meritato”.

CLUB – “Capiranno la necessità di maggiori impegni. I tifosi africani e asiatici vedono i propi giocatori in Nazionale e poi li seguono nei club. Mondiale per club? La formula attuale è complessa e in un periodo difficile. Dal 10 al 30 giugno, con un torneo che preveda i 32 migliori club al mondo. Tutto passa però per la salute dei giocatori”.

EX GIOCATORI – “Da Maradona e Figo, spero arrivino e che siano i migliori garanti per i club”.

CHAMPIONS – “I campionati a 20 squadre sono eccessivi. Per la Champions credo invece la Uefa, come sempre, si adeguerà”.

VAR – “Chi avevva timore che il 'bar sport' terminasse, è stato servito, come dimostra il gol di Volland. La moviola non risolve tutto, ma offre la sicurezza che non ci saranno più decisioni gravi e sbagliate, che possano compromettere una gara. Il flusso di gioco poi non ne risente, dato che si decide in tre secondi”.

ITALIA – “Tavecchio è stato eccezionale. Nei campionati il Var potrebbe arrivare il prossimo anno”.

L.I.

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