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Napoli, Insigne: “Penso più a fare assist. Mertens? Accetto le scelte di Sarri”

L’attaccante ha parlato del suo momento e di quello della squadra

NAPOLI PAROLE INSIGNE UDINESE DINAMO KIEV/ NAPOLI – Il Napoli di Maurizio Sarri è pronto a tornare in campo dopo la pausa per le Nazionali. Gli azzurri giocheranno nei prossimi 33 giorni ben 8 gare. Un tour de force importante che porterà il tecnico campano ad utilizzare il maggior numero di giocatori. Tra questi ci sarà certamente, Lorenzo Insigne, chiamato a tornare in gol: “Siamo pronti – ammette ai microfoni di 'Premium Sport' – Saranno partite molto importanti. Spesso penso più a fare assist e a lavorare per la squadra. Se arriva il gol bene, se no l'importante è vincere. Io non mi abbatto, l'anno scorso toccavo la palla e segnavo, quest'anno gira un po' così ma l'importante è che scendiamo in campo per fare risultato tutti insieme. Rivalità con Mertens? Accettiamo le scelte del mister senza problemi, l’importante è il Napoli”.

 

TRASFERTA DI UDINE – Le news Napoli di queste ore sono legate alla prossima sfida contro l'Udinese: “Vogliamo fare una grande partita – prosegue Insigne – Sarà un campo difficile, contro una squadra in forma. Noi dovremo stare tranquilli, giocare il nostro calcio e fare risultato a tutti i costi”.

PROBLEMA – L'addio di Higuain sembra pesare parecchio in zona gol. In avanti il calciomercato estivo ha portato il solo Milik, oggi infortunato: “Stiamo facendo grandi prestazioni, stanno mancando un po' i gol ma l'importante è che continuiamo a fare partite così, perché poi le reti arriveranno. E' anche un periodo sfortunato perché subiamo gol al primo tiro: noi dobbiamo stare tranquilli perché continuando a fare grandi prestazioni arriveranno anche i risultati”.

RITORNO IN NAZIONALE – “Sono stato molto contento di aver fatto parte del gruppo azzurro per queste gare. Ringrazio mister Ventura che mi ha dato questa opportunità ma ora devo pensare a fare bene con il Napoli: sono carico e spero mi venga data la possibilità di mettermi in mostra. Mi sentivo vecchio perché in ritiro c'erano ragazzi giovanissimi. Ci sono molti giovani italiani che promettono molto bene, come Donnarumma, Romagnoli e Bernardeschi. Il ct sta provando questi giovani che hanno grandissima personalità”. 

 

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