L’allenatore bianconero ha parlato del mercato del club Campione d’Italia
CALCIOMERCATO JUVENTUS, INTERVISTA A MASSIMILIANO ALLEGRI SU TUTTOSPORT / TORINO – L'edizione odierna di 'Tuttosport' propone una lunga intervista all'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri. Calciomercato.it vi propone i passaggi salienti delle dichiarazioni del tecnico toscano sul calciomercato Juventus (“Mi manca il trequartista? Mi fa divertire questa storia”) e non solo.
HIGUAIN – “Un retroscena? A fine campionato scorso ci siamo confrontati con la società e ci siamo detti: 'Il giocatore da prendere per rinforzare la squadra è Higuain'. Garantisce gol, è un attaccante di spessore e dimostra sempre grande disponibilità. La società è stata brava”.
TREQUARTISTA – “Mi manca il trequartista? Mi fa divertire questa storia. Il mio trequartista è sempre stato atipico: Cossu, Boateng… Con Higuain devi giocare con due trequartisti”.
PJANIC – “Pjanic dietro le punte è una soluzione. Si trova meglio da mezzala con un esterno che gli copre il campo”.
MODULO 4-3-3 – “Non abbiamo un modulo fisso. Siamo imprevedibili e questo è un vantaggio”.
MANDZUKIC – “Mario nasce esterno al Wolfsburg, dove la prima punta era Dzeko. Come ho fatto a convincerlo a restare? Ci sono tante partite e avrebbe trovato la stessa situazione al Bayern o al Real. L'unica soluzione sarebbe stata per lui scendere di livello: ha capito che o andava in un club tipo il Southampton o era meglio restare”.
PJACA – “Sarà lo juventino del 2017”.
ALEX SANDRO – “E' uno tra i primi terzini al mondo”.
POGBA – “Abbiamo ottimi rapporti, anche se con me perdeva sia a calcio che a basket. Paul il mio cucciolo? Ne ho avuti tanti: Matri, Robinho… Qui alla Juve pensano che i miei figliocci siano Khedira e Mandzukic perché ho concesso loro qualche giorno di riposo”.
HERNANES – “Hernanes viene massacrato nonostante faccia buone partite, viene massacrato perché ci si aspetta che faccia giocate che non rientrano nelle sue corde”.
RUGANI – “Quando lo elogiavano perché non prendeva ammonizioni, io gli ho detto: 'Non capisce niente nessuno, tu devi dare legnate da buttare la gente fuori dallo stadio'. Ora è un giocatore importante, cresciuto sia sul piano fisico che dal punto di vista mentale e tecnico. E' il futuro della Juventus e, con Romagnoli, della Nazionale”.
BILANCIO STAGIONE – “A noi questo periodo serve per costruire la Primavera. Non si può sempre vincere 3-0. Giocare al 50% non basterà per riconquistare lo Scudetto”.
PARAGONI EUROPEI – “La Juventus è la Juventus, il Barcellona è il Barcellona ed il Bayern Monaco è il Bayern Monaco. Ognuno ha una sua tradizione e una sua cultura. La Juve ha vinto tanto perché possiede una sua cultura del lavoro. Noi italiani dobbiamo lavorare sui nostri pregi, la tattica e la 'furbizia'. Siamo più svegli degli altri”.




















