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Italia, Tardelli: “Ventura, ora la rivoluzione. Germania? Puntiamo sulla ‘paura’”

Parla l’ex Juve e Inter, autore del gol storico nella finale al Mondiale ’82 contro i tedeschi

ITALIA TARDELLI VENTURA GERMANIA / MILANO – Parli di Italia-Germania, e non può non tornare in mente il mitico urlo di Marco Tardelli. A pochi giorni dall'amichevole con la selezione tedesca, 'La Gazzetta dello Sport' intervista l'ex azzurro, autore del gol storico in finale contro la Germania al Mondiale '82: “Italia-Germania è “la” partita, per noi e anche per loro. Si sentono un po' superiori e soffrono i nostri successi calcistici. Hanno e avranno sempre paura. Anche ai miei tempi erano un po' supponenti e noi li affrontavamo a testa alta. Durante il ritiro dell'82 uno di loro venne e salutarci e ci confessò la loro 'paura' storica. Conte e Ventura? In quel momento storico c'era bisogno del modo di allenare di Conte. In futuro dovremo insistere sulla figura dei Ct federali che crescono in federazione e, se sono bravi, arrivano alla panchina azzurra. Non penso ci sia futuro per tecnici che, a volte, spaccano le tifoserie: Conte era della Juve, Ventura del Torino… Da Ventura ora mi aspetto quello che ha fatto Bernardi dopo Germania '74: una rivoluzione. Ventura è un allenatore di giovani e mi sembra stia cominciando a fare lo stesso. Ma devono lasciargli la libertà di farlo. Cambiare è un rischio: paga a lunga scadenza. Quali sono i giovani pronti? Ce ne sono tanti, Berardi, Verdi, Pellegrini, Locatelli, Politano, Insigne, il futuro sembra interessnate. Ma giocani quasi tutti in squadre piccole e non possono fare esperienze internazionali trane il Sassuolo. Questo è un bel problema”.

L.P.

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