L’attaccante bosniaco: “Non dimenticherò mai il mio esordio in Nazionale”
ROMA DZEKO TOTTI SILVA SHEVCHENKO / ROMA – “Da piccolo giocavo con la squadra di basket della scuola. Ho fatto anche atletica, in particolare correvo i 100 metri, ma il calcio per me era sempre al primo posto: ho iniziato a giocare a 10 anni. Il mio primo ruolo è stato ala destra, ma segnavo tantissimo in quel ruolo e quindi poi hanno deciso di mettermi in attacco”. Pensieri e parole di Edin Dzeko. Il centravanti bosniaco, di nuovo al centro di voci di calciomercato dopo l'ottimo avvio di stagione, si è raccontato in una lunga intervista al sito ufficiale giallorosso in cui ha toccato vari argomenti non riguardanti soltanto le news Roma. “Quando sono cresciuto il campionato migliore che c’era era quello italiano e il mio calciatore preferito era Andriy Shevchenko. Guardavo tante partite di Serie A e lui per me era il migliore in tutti i sensi”.
Dzeko ha parlato poi della partita che ricorda più volentieri: “La mia prima presenza con la Nazionale bosniaca: era nel giugno del 2007 e giocavamo una partita di qualificazione a Euro 2008 a Sarajevo contro la Turchia. Sono partito titolare. Perdevamo 2-1 e ho segnato un bel gol nei minuti di recupero del primo tempo. Alla fine abbiamo vinto 3-2: è una partita che non dimenticherò mai. Stadio più bello? Direi il 'Santiago Bernabeu'. Anche il 'Nou Camp' è fantastico, ma giocare nello stadio del Real Madrid è qualcosa di speciale. Per la sua storia, per come è alto e imponente…”. Infine l'ex Wolfsburg indica i suoi 'migliori' dimenticando però l'attuale compagno Francesco Totti: “Ho avuto la fortuna di giocare con tanti grandi calciatori. Probabilmente il più forte è David Silva. Non a caso lo chiamavamo 'The Little Magician'. Fa delle cose incredibili con i piedi. Ogni palla che riceve non ha problemi a controllarla e a ridartela. Per quanto riguarda l'avversario più ostico, invece, se devo fare un nome dico Sergio Ramos. Ho giocato contro di lui diverse volte, con la Roma, con il Manchester City e anche con la Nazionale. Per me è uno dei migliori al mondo”.
M.R.




















