L’ex presidentessa ha ricordato i suoi anni alla guida dei capitolini
ROSELLA SENSI / ROMA – “Nel calcio di oggi servirebbero le grandi famiglie come in passato”. Parola di Rosella Sensi, figlia di Franco ed ex presidentessa della Roma. Ai microfoni di 'Sportitalia' la Sensi ha ricordato la sua esperienza nella Capitale e non solo. Queste le sue parole più significative: “La mia esperienza? Un pezzo di storia e di vita trascorsa insieme. Ho tanta nostalgia, fa parte della storia, una storia bellissima perché ti travolge. E' stato un rapporto d'amore infinito. C'erano dei personaggi e dirigenti straordinari nel calcio italiano, anche negli screzi passati ho tanta nostalgia. Litigate? Erano divertenti, alcune (ride, ndr). Ora sono più serena perché non ci sono quelle responsabilità, sentivo questo peso nei confronti dei tifosi”.
CALCIO MODERNO – “Il calcio ora è sempre bello, non è così diverso da un tempo, sono diversi gli interlocutori ma a me piace ancora. La nostra non era una conduzione familiare, da società quotata in borsa ci abbiamo messo sempre grande professionalità. Nel calcio di oggi servirebbero le grandi famiglie come in passato”.
RIMPIANTI – “Ce ne sono tanti, ci sono stati tanti sbagli ma io preferisco portarmi dietro i bei ricordi. Ricordo con grande sofferenza la cessione di Samuel al Real Madrid, non riuscivo a firmare, uno dei momenti più dolorosi. Cosa non rifarei? La comunicazione, non tanto chi la faceva per me, ma il mio modo di comunicare perché quello non era il carattere che mi appartiene. Mi avrebbe aiutato a non rimpiangere alcune cose”.
CURVA SUD – “Io sono stata vivacemente contestata, ma anche a papà è successo. La Curva non ha mai perdonato nessuno, anche questo significa essere tifosi, devi prendertela con qualcuno. Nonostante le contestazioni io ho sempre guardato l'interesse della squadra perché senza di loro è difficile che i giocatori diano qualcosa in più. Quella curva vuota non ha senso, è veramente triste”.
40 ANNI TOTTI – “Mia madre ci è rimasta male del suo mancato invito. Io gli ho detto di dirglielo a lui direttamente, per noi è come una persona di casa. Parlo spesso con Ilary, non ho amarezza nei suoi confronti e se lo voglio incontrare non ho bisogno della sua festa per farlo”.
MOGGI – “In passato la Roma vicina a lui? No, a mio padre sarebbe venuto un infarto. Lui anche durante la malattia è sempre rimasto lucido. Cosa mi ha ferito? I tifosi non mi hanno creduto, ma ho sempre fatto tutto nell'interesse della Roma”.
CESSIONE – “Non l'avrei messa in vendita in quel modo, ma non ho deciso io. Contatti con Pallotta? No, a questo punto no, non sono stata cercata per 5 anni. Gli ho mandato tempo fa una maglia, mi aspettavo che se lo ricordasse, ma niente. E' sempre il mio presidente e deve farmi vincere. Sono stata contenta quando hanno rinnovato il contratto a Totti”.
TERREMOTO A VISSO – “Sono state giornate difficili. Siamo in continuo contatto con gli amici e con il sindaco. La situazione è drammatica non c'è più niente, non ci sono più le persone ma c'è tanta voglia c'è tanta voglia di ricominciare. Provo molta tristezza nel vedere queste immagini. Mio padre era legatissimo a quei posti, dobbiamo aiutarli, mi auguro che le promesse vengano mantenute”.
D.G.




















