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Napoli, Milik frena: “Rientro in primavera”. Poi ‘bacchetta’ i tifosi

L’attaccante polacco: “È bello ricevere tante attenzioni, ma ci vorrebbe una pausa dal caos”

NAPOLI MILIK INFORTUNIO TIFOSI / VARSAVIA (Polonia) – L'assenza di Arkadiusz Milik sta pesando come un macigno sul Napoli. Nelle prime sette giornate con il centravanti polacco a disposizione i partenopei avevano conquistato 14 punti segnando 14 gol, alla media di 2 a partita. Nelle cinque gare senza, invece, la squadra di Sarri ha raccolto 7 punti con 7 reti, alla media di 1,4 a match. Normale quindi che i tifosi azzurri stiano contando i giorni che mancano al suo ritorno in campo. La speranza era quella di rivederlo già a gennaio dopo la sosta natalizia, ma la realtà è molto diversa: per questo nella sessione invernale di calciomecato è probabile che arrivi un altro attaccante. “Non voglio avere fretta, ho ancora una carriera intera davanti. Quello che mi sto perdendo ora, lo recupererò in seguito. Tornerò in campo quando i medici mi giudicheranno guarito al 100%. Speriamo possa accadere in primavera… – ha dichiarato lo stesso Milik al portale polacco 'Sportowefakty' – Tutto sta andando secondo i piani, non ho problemi con il ginocchio. Non è gonfio e non ci sono accumuli di sangue. Ma non voglio sbilanciarmi. Quando ho saputo la diagnosi, ho pianto. I primi giorni ero depresso, ma alla mia età bisogna rialzarsi. All'inizio ho guardato tutti i messaggi dei fan, poi ho voluto iniziare subito la riabilitazione, ma sono ancora all’inizio del percorso”.

Per quanto riguarda le altre news Napoli, Milik ha parlato del suo rapporto con la città ed i suoi caldissimi tifosi. A volte anche troppo: “Il calcio qui è religione e passeggiare tra la folla è complesso. Faccio shopping al mattino presto o in posti poco affollati. E' bello ricevere tante attenzioni, ma è anche vero che a volte ti piacerebbe prendere una pausa dal caos e dalla frenesia. I compagni di squadra mi hanno consigliato di non portare in giro oggetti molto costosi, come un orologio di lusso, perché non sarebbe stato sicuro. Meglio evitare certe situazioni”. Ma ci sono anche episodi molto positivi: “A San Gregorio Armeno hanno realizzato la statuina con le mie fattezze e hanno insistito per regalarmela. E quando sono in giro nessuno ci lascia pagare: avrò pagato nei ristoranti due volte su dieci…”.

M.R.

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