L’allenatore friulano ha presentato anche il prossimo importante match contro la Lazio
NAPOLI LAZIO REJA INTERVISTA / NAPOLI – Dopo la sconfitta contro la Juventus ed il pari in Champions contro il Besiktas, per il Napoli è arrivato il momento di tornare a vincere. Gli azzurri saranno di scena sabato sera ma fare bottino pieno non sarà un compito semplice: di fronte si troveranno la Lazio, una delle formazioni più in forma del momento. Intervistato da 'La Gazzetta dello Sport', il doppio ex Edy Reja – che ieri si è tirato fuori dai rumors di calciomercato che lo accostavano all'Inter – ha presentato il match e parlato delle principali news Napoli, questi i passaggi più significativi:
IL NAPOLI DI SARRI – “Mi piace tanto perché gioca davvero bene. Merito dell'allenatore. Stimo molto Sarri sin dai tempi di Empoli quando lo seguivo per i movimenti attuati dalla difesa e negli sviluppi della manovra in fase offensiva. Mi sembrava di vedere giocare il Barcellona sul piano del fraseggio . Il suo lavoro sta rivalutando la scuola degli allenatori italiani».
HIGUAIN O MILIK – “Chi manca di più ora? Milik, perché il suo infortunio ha privato la squadra dell'elemento in grado di concretizzare il gioco. Higuain è di un altro livello: straordinario l’anno scorso con i 36 gol. Ora punto però su Gabbiadini che è un ottimo elemento».
NAPOLI-LAZIO – “Partita aperta ad ogni risultato. Il Napoli potrebbe risentirne sul piano fisico per l’impegno di martedì in Champions. In campionato deve ritrovare una certa brillantezza. Sarà un ostacolo difficile per la Lazio, che però col suo tridente d'attacco può creare problemi alla difesa del Napoli.
LOTTA CHAMPIONS – “Il Napoli può recuperare in classifica. Anche se la Roma ha qualcosa in più, ma deve trovare nelle vittorie quella continuità che ha nel gioco. La Lazio presenta un'identità tattica ormai acquisita a differenza di altre squadre come il Milan che a quel livello deve ancora arrivarci. La gara del San Paolo sarà importante. E anche molto bella. La vedrò con tanta passione perché ci sono le mie squadre…”.
D.G.
