Il dirigente blaugrana: “Porterei in Spagna anche Buffon”
CALCIOMERCATO JUVENTUS INTERVISTA ARIEDO BRAIDA A LA GAZZETTA DELLO SPORT / MILANO – L'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' propone in edicola una lunga intervista ad Ariedo Braida, ex direttore sportivo del Milan ora dirigente del Barcellona. Calciomercato.it vi propone i passaggi salienti dell'intervista, che ha toccato anche il tema calciomercato Juventus (“Chi porterei al Barcellona? Dybala. E Buffon!”).
DANI ALVES – “E' un campione. Ha personalità, tecnica, sa gestire la palla, giocare da solo e per la squadra. A Barcellona era amato e lui ama il club e la città, ma voleva mettere alla prova se stesso, dimostrare di saper stare ancora al top. La Juve ha preso un grande giocatore”.
POGBA – “Perché il Barcellona ha abbandonato la pista Pogba? La ragione economica mi pare più che sufficiente. Saprà farsi valere a Manchester, il suo valore tecnico non si discute, però a ogni partita, se non la giocherà al massimo, ci saranno critiche. Certe cifre sconvolgono, nessuno le vale. Tutti i giocatori sono ipervalutati. Come ci si sente a essere supervalutato? Forse non ci pensi, altrimenti non giochi più. La pressione dev’essere enorme”.
ACQUISTI IN SERIE A PER IL BARCELLONA – “Chi porterei a Barcellona? Dybala. E Buffon. Un allenatore per la Spagna? Di Francesco”.
SERIE A e CHAMPIONS LEAGUE – “Sembra talmente scontato… La Juve è fortissima, ma il calcio è strano e vincere sei anni di fila non è facile. La Juventus è davanti a tutte. La perdita di Pogba è importante, ma la società ha saputo intervenire sul mercato con ottimi acquisti. Manca un ultimo ritocco, un centrocampista, visto anche che Marchisio è infortunato. In Champions, la Juve può stare fra le prime, ma io spero che la Champions League torni a Barcellona”
IL MILAN – “Il Milan è dentro di me, come potrebbe essere diversamente? Ringrazierò sempre il presidente Berlusconi e Adriano Galliani. Adesso posso dire che mi piacerebbe che tornasse a essere 'il' Milan, quello che il mondo conosceva. Siamo stati un modello da seguire. Chi ha comprato il Milan ha pagato il passato. Ora mi auguro che pensi al futuro. A me piace parlare di futuro. Tornare? Non si torna mai dove si è stati bene, bisogna guardare avanti”.
S.D.




















