L’ex presidente nerazzurro alla presentazione del libro scritto da Cordoba
INTER MORATTI CORDOBA / MILANO – Alla presentazione di 'Combattere da uomo', libro di Ivan Cordoba, l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti ha affermato: “Sono felice di esser qui con Ivan. Nel suo caso me ne parlò Lippi; mi colpì che anche se non era argentino giocava in Argentina e tutte le palle passavano da lui. Si fidavano. Aveva grande personalità e lui ci ha messo a posto la difesa. È sempre stato una sicurezza. La sua è stata una situazione fortunata poi è durato tanti anni Cordoba e abbiamo vinto tutto”.
Moratti poi parla dei tecnici del dopo Mourinho: “Dopo il 2010 abbiamo sbagliato allenatore. Era professionale ma c'era grande differenza a livello di carattere con Mou e aveva il peso di tutte le vittorie avute. Io non mi sono mai intromesso ma mi sembrava non potessimo festeggiare niente per non disturbare e la conseguenza era che c'era poco entusiasmo. Poi è stato il turno di Leo uno dei migliori, mi sembra strano che non abbia continuato a fare l'allenatore. Poi abbiamo inseguito allenatori di talento ma non è andato bene”.
Al termine Moratti ha parlato ai giornalisti: “Terzo posto? Ci credo, lo spero per i giocatori. Mancini ha vinto un campionato all'ultimo secondo col City, con noi lo vinse all'ultimo minuto contro il Parma e penso che possa farlo anche questa volta. Ranieri? Speriamo ce la faccia, tutti in Italia tifiamo per lui. Futuro società? Ci sono paure dall'esterno, ma Thohir sta solo provando a rendere l'Inter più tranquilla. Difficile che torni protagonista, non voglio mettere in difficoltà chi c'è adesso che deve portare avanti un progetto. Come amico supervisionerò sempre. Caso Totti: non mi metto nei panni degli altri senza sapere le cose, sono tifosissimo mi piace vederlo giocare, ma anche Spalletti è una persona intelligente. Totti all'Inter? Ci ho provato tanti anni, ma non sono riuscito. Mancini resta? Penso proprio di sì”.
B.D.S.




















