Ecco le parole dell’ex rossonero sul momento difficile del club
MILAN MIHAJLOVIC BROCCHI ALBERTINI / MILANO – Ancora un cambio di panchina in casa Milan. Di questo ha parlato l'ex Albertini, polemico nei confronti della società: “L'unica certezza che ho ancora di questo Milan è che ho vissuto il giusto momento, – ha dichiarato al 'Corriere dello Sport' – dove la società aveva creato una grande squadra, con giocatori che lottavano insieme per conquistare obiettivi importanti”.
ALLENATORI – “Sono un grande amico di Cristian e Sinisa. Il problema non è dato dai nomi. Mi infastidisce che quanto stia accadendo al Milan venga assimilato quanto sta accadendo a Palermo. Con tutto il rispetto, lo trovo inconcepibile e immeritato”.
ITALIANIZZAZIONE – “Sono d'accordo. I giocatori italiani hanno un logico senso d'appartenenza. Per crescere occorre evitare di dare le colpe ai singoli”.
RINASCITA – “La confusione crea confusione. Il Milan non può cullarsi sull'entusiasmo di un derby vinto o guardando i lati positivi di una sconfitta contro la Juventus. E' necessario che la società ritrovi le propre radici. L'identità che l'ha resa unica al mondo”.
L.I.




















