Il commissario tecnico della nazionale iberica ha parlato del nostro calcio e non solo
INTERVISTA VICENTE DEL BOSQUE A LA GAZZETTA DELLO SPORT / MADRID (Spagna) – Il commissario tecnico della Spagna Vicente Del Bosque ha concesso una lunga intervista a 'La Gazzetta dello Sport', di cui vi riportiamo i passaggi salienti.
MORATA – “Ci aspettavamo di più da Alcacer e Morata. Non possiamo dare la colpa ai loro allenatori perché li hanno usati poco: se hanno deciso così è perché non stavano facendo bene. A Monaco Alvaro ha offerto una vera esibizione di forza e gioco e la cosa mi ha fatto particolarmente piacere. In questi mesi, però, non è stato al suo livello. Se non lo chiamavamo per le sfide con Italia e Romania nessuno poteva dirci nulla. Alvaro ha tutto per essere il nostro attaccante centrale, ma non ha ancora trovato la regolarità necessaria e il giocatore ha le proprie responsabilità. E' un bravo ragazzo, non è viziato, ma gli manca continuità. Durante le partite deve apparire di più”.
L'ITALIA DI CONTE – “Mi ricorda la sua Juventus a partire dalla capacità di adattamento. E la struttura difensiva è quella della sua Juve e quella è la base di tutto. Sinceramente non vedo grandi differenze nemmeno con l’Italia di Prandelli”.
CALCIO ITALIANO – “Non vedo uno stop nel calcio italiano. Continuo a considerare il vostro un calcio moderno e difficile per qualsiasi avversario. I grandi club europei cercano i vostri allenatori, solo un anno fa la Juventus è arrivata alla finale di Champions. È stata un’annata storta”
EURO 2016 – “Non c'è un favorito chiaro. Tutte le teste di serie possono vincere. Si pensa a Italia, Belgio, Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Portogallo ma di sicuro apparirà qualcun altro che troverà la forma giusta. È un torneo corto con 24 squadre, imprevedibile. Se devo fare un nome solo dico Francia, perché gioca in casa”.
S.D.




















