Il presidente di ‘Mediaset’ ha parlato in vista dei 30 anni dell’anniversario dell’acquisto della società
MILAN CONFALONIERI BERLUSCONI MISTER BEE NESTA VAN BASTEN/ MILANO – Lunga intervista concessa al 'Corriere delle Sera' dal presidente di 'Mediaset', Fedele Confalonieri in vista del trentesimo anniversario dell'acquisto del Milan da parte di Silvio Berlusconi: “Non è in politica che si vede il vero Berlusconi – esordisce – Il Berlusconi genuino non è quello che si trucca per la tv e che si muove nel Palazzo dove ci sono regole che mai ha compreso appieno. Il Berlusconi autentico si vede nel privato, nell’impresa. E nel calcio”.
CALCIOMERCATO E POLITCA – Si è sempre che il calciomercato sia servito a Berlusconi per fare politica: “Certo il calcio è stato utile alla politica e ha inciso, ma si è rivelato anche un’arma a doppio taglio. Quando vendette Kakà, migliaia di elettori scrissero il nome del giocatore. Ma non è per la politica che Silvio prese il Milan: di questo sono testimone”.
SACCHI E VAN BASTEN – ” Dopo aver perso con il Parma di Sacchi, appena promosso in serie A, Berlusconi decise a chi avrebbe affidato la squadra del futuro. È che Silvio si picca di essere un grande allenatore e sostiene che se avesse tempo lo dimostrerebbe. Diciamo che ne capisce molto, anche se nel calcio tutto è dimostrabile e tutto è sindacabile. Ma ha fiuto: dopo Sacchi prese Fabio Capello. Il fatto è che Sacchi voleva far vendere Marco Van Basten a Berlusconi. Ero con loro a vedere una partita dell’Olanda in cui il ragazzo non era al massimo. Si vinse tanto con entrambi e poi anche con Carlo Ancelotti e gli schemi erano i suoi…”
ACQUISTO DI NESTA – “Con Galliani raccontammo a Berlusconi che il Milan aveva preso gol su rimessa laterale, che la difesa andava rinforzata se volevamo vincere ancora. Così aprì il portafogli e prese Nesta dalla Lazio”.
FUTURO SOCIETA' – Le news Milan del momento parlano del possibile arrivo di nuovi soci: “Silvio è deciso ad andare avanti. Con mister Bee o con un mister C, lui vuole tornare in alto con il Milan. Le sue arrabbiature, le sue ingerenze stanno a dimostrarlo”.




















