Il trequartista dei toscani aggiunge: “In estate dovrò scegliere il progetto migliore per me”
EMPOLI SAPONARA FUTURO / EMPOLI – Cinque gol in venti presenze. Fin qui la stagione di Riccardo Saponara è senza dubbio positiva, così come quella dell'Empoli stesso, anche se non trova la vittoria da cinque turni. Domenica c'è il Frosinone e la possibilità di tornare a conquistare i tre punti: “Non dobbiamo guardarci indietro perché sarebbe come sederci sugli allori – ha dichiarato il trequartista azzurro a 'Radio Lady' – Con le nostre qualità abbiamo abituato bene un pubblico che ci ha sostenuto e ci ha dato forza. Frosinone? Il rosso fu un insegnamento per le partite a venire. Voglio riscrivere sopra quella nottataccia e adesso ha una chance per riscattarmi. Il Frosinone si avvicina molto al tipo di squadra che eravamo noi lo scorso anno perché hanno portato avanti un progetto con i giocatori della promozione nonostante non fosse affatto facile”.
Nonostante questa piccola flessione, la formazione toscana è indubbiamente una delle sorprese di questo campionato: “Abbiamo una maggiore consapevolezza della nostra competitività, siamo più sereni anche in gare dove non la sblocchiamo o andiamo sotto e sotto questo verso c'è stato un miglioramento. L'Empoli è migliorato perché abbiamo dato seguito al lavoro impostato da Sarri e la società ha scelto un tecnico bravo come Giampaolo. Adesso mi sento come uno che deve dare l'esempio, anche se io voglio sempre limare i miei difetti e atteggiamenti. Anche grazie all'esperienza al Milan ho ottenuto un bagaglio che posso condividere”.
Le voci di calciomercato nelle ultime settimane si stanno intensificando su di lui e Saponara sa che il prossimo anno potrebbe essere il suo ultimo treno: “Italia o estero nel futuro? So solo che la prossima chiamata sarà l'ultima che avrò a disposizione, sono arrivato in alto una volta e non ci saranno più chance e quindi dovrò scegliere il progetto migliore per me. Preferirei rimanere in Italia, ma se dall'estero arrivasse una chiamata migliore allora la prenderei in considerazione. La Nazionale? Ormai è risaputo che rendo al meglio da trequartista, il mio ruolo non va d'accordo con il credo tattico di Conte e me ne sono fatto una ragione anche se so che arriverà presto il mio momento”.
D.G.




















