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Croazia-Italia, Conte: “Non è decisiva. Modulo? Devo adattarmi ai calciatori”

In un ‘intervista ha ribadito i concetti già espressi in conferenza stampa

CROAZIA ITALIA CONTE EUROPEI 2016 / SPALATO (Croazia) – Antonio Conte, commissario tecnico della Nazionale italiana, ha concesso un'intervista a 'Rai Sport' a poche ore dalla partita contro la Croazia. L'allenatore degli azzurri si è concentrato su tutte le news Italia del momento, partendo dal periodo vissuto dal calcio italiano e parla anche dei singoli, alcuni dei quali al centro di voci di calciomercato: “E' un momento positivo, dove possiamo contare su tanti esterni d'attacco. El Shaarawy, Gabbiadini ed Eder a sinistra, Candreva, Sansone e Cerci dal lato opposto. Questa Nazionale ora ha bisogno di fare esperienza: la precedente ci ha messo un anno per trovare equilibrio, noi si siamo quasi”.

Tra gli argomenti toccati dall'ex tecnico della Juventus anche la condizione dei calciatori bianconeri reduci dalla finale di Champions League: “Ho parlato con loro, calciatori così non hanno bisogno di molto tempo per riprendersi dalla delusioni”.

Conte non dimentica, ovviamente la partita contro la Croazia di questa sera: “Non so se sarà la gara più importante della mia gestione, sicuramente sarà quella con l'avversario più forte. All'andata dimostrarono di essere meritatamente primi, noi però abbiamo lavorato e andiamo a giocarci le nostre carte. Non sarà una partita decisiva per la classifica, però non mi piace scendere in campo per un obiettivo minimo come il pareggio: punto sempre alla vittoria”. 

Sul modulo il ct afferma: “Il 4-3-3 l'ho scelto non per adattarmi alla Croazia o per la difficoltà di fare gol. E' l'idea che mi sembra migliore per la situazione attuale, un allenatore deve adattarsi agli uomini che ha”. Infine, Conte risponde alle accuse per i troppi infortuni in Nazionale: “Solo Verratti si è fatto male qui, oltre al piccolo problema per De Rossi. Gli altri erano acciaccati già prima”. 

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