FantAntonio si racconta: “Chiellini è quello che mi ha picchiato di più”
SERIE A CASSANO ZIDANE MALDINI CHIELLINI MESSI/ ROMA – In attesa di trovare una squadra che gli permetta di tornare in pista a 33 anni, Antonio Cassano si racconta a 'La Gazzetta dello Sport' svelando retroscena di una vita che di ordinario ha veramente poco. “Sono stato malato di sesso – ha raccontato il 'Pibe di Bari' – e in questo mia moglie Carolina mi ha fatto guarire. Prima andavo con tutte, se volevo il voto alla prestazione era da '10', la cosa durava anche tre ore e non cinque minuti come la mia prima volta a 14 anni, quando ero chiuso in uno sgabuzzino e c'era una puzza da vomitare. Vizi? Ne ho uno solo che vale per tutti gli altri: il cibo. Non posso fare a meno di mangiare e ingrasso anche con l'aria che respiro”.
TOTTI E MESSI – “Idoli? All'inizio fu Maradona, poi Totti e scelsi la Roma proprio per lui. L'illuminazione arrivò dieci anni fa, mio cugino mi disse di guardare il Barcellona: c'era un ragazzino di 18 anni che portava il numero 30 e segnò su assist di Ronaldinho. Non mi emoziono mai per i colpi degli altri, ma Messi era diverso. Potevo incontrarlo quando ero al Real Madrid ma mi vergognai, poi trovai il coraggio di salutarlo prima di un Barcellona-Milan e gli dissi: a livello di calcio sei sopra Dio”.
ZIDANE, CHIELLINI E MALDINI – “Avversari? Ho sempre avuto l'istinto di prendere in giro quelli contro di me, ma c'era uno contro cui era impossibile: Maldini. Giorgio Chiellini credo sia l'avversario più duro che ho incontrato, mentre Zidane è quello più forte. Gli arbitri? Mi dispiace per il povero Pierpaoli a cui ho tirato la maglia in faccia, era un 'povero Cristo' come tutti loro, li massacriamo quando fanno male. I giornalisti? Per non averli come avversari, devi essere loro amico, ma per riuscirci devi dare loro le notizie che vogliono e io la spia non la faccio”.
S.F.




















