Il tecnico granata racconta i suoi quattro anni in Piemonte
CALCIOMERCATO TORINO VENTURA / TORINO – Quattro anni e la voglia di stupire ancora: Giampiero Ventura sta per chiudere il suo quarto anno sulla panchina del Torino e il futuro non è ancora scritto. In un'intervista al 'Corriere della Sera', il tecnico granata racconta: “Abbiamo iniziato con dieci tifosi che ci guardavano storto e siamo arrivati a migliaia di tifosi che si aspettavano a Caselle dopo la vittoria di Bilbao. Chiuso il mio percorso? Tocca a noi decidere se accontentarci di quanto fatto o ripartire per costruire altro. Con Cairo ho un rapporto di correttezza e stima. Gli ho dato qualcosa e ho ricevuto anche”.
Sulla mancata esperienza in una grande, Ventura spiega: “Dipende da tre motivi. Il primo è che la gente non capisce che le idee non hanno età. Un giovani non sempre è bravissimo e un vecchio sempre da buttare. Il secondo, colpa mia, non ho capito subito quanto fosse importante apparire, frequentare i salotti giusti. Poi c'è la sfortuna: quando ho inziato andavano di moda i saggi alla Mazzone, ora i giocatori che hanno smesso da un anno”.
B.D.S.




















