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Torino, Ventura si candida all’azzurro: “Darei qualcosa di importante”

Il tecnico: “Sono stato a un passo dalla Fiorentina, la Samp il rimpianto più grande”

CALCIOMERCATO ITALIA VENTURA NAZIONALE SAMPDORIA / TORINO – Dopo un inizio difficile il Torino è tornato in corsa per l'Europa grazie ad un filotto di quattro vittorie di fila. L'ennesimo capolavoro di Giampiero Ventura dopo le partenze estive di Cerci e Immobile. “Il nostro obiettivo non è fare meglio dei 57 punti dell'anno scorso, anche se non tutti l'hanno capito. Abbiamo cambiato moltissimo, a livello di uomini e come modo di stare in campo. Pensiamo a dare continuità alla crescita individuale di chi è qui da tempo, come Glik e Darmian per esempio, inserendo e valorizzando i vari Jansson, Martinez, Gaston Silva. Poi, tanto di guadagnato se sapremo fare meglio del passato. – le parole del tecnico a 'La Gazzetta dello Sport' – C'è tanto orgoglio per la sfida di Europa League contro il Bilbao, che ci siamo guadagnati sul campo superando un girone nel quale avevamo come avversarie Copenaghen e Bruges: se saremo gli stessi delle gare interne con Bruges e Sampdoria, ce la giocheremo alla grande”.

FUTURO – “Mi piacerebbe sedere sulla panchina di una Nazionale. l'Italia sarebbe il massimo, credo di poter dare qualcosa di importante anche su questo fronte”.

RIMPIANTI – “Sono stato a un passo dalla Fiorentina, erano i tempi di Cecchi Gori e Sconcerti. Il più grande è stato però aver accettato la Sampdoria nel 1999, dopo un periodo bellissimo al Cagliari. Lo feci per affetto, per la mia città, non avrei dovuto, finì male: quella scelta mi precluse molte buone occasioni”.

MOURINHO – “Venne a farci i complimenti per quel 2-2 a Bari. E tempo dopo, alla Panchina d’oro, mi disse: 'Se l'anno prossimo sarò ancora in Italia, voterò per te'. Parole sincere: eravamo lontani dalle telecamere”.

CAIRO – “É un rapporto che si consolida giorno dopo giorno. D'altronde, senza la giusta intesa non si resta insieme per quattro anni».

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