Il tecnico rossonero parla dopo la sconfitta nei quarti di coppa Italia
MILAN LAZIO INZAGHI FERGUSON / MILANO – La sconfitta contro la Lazio, la terza consecutiva, non cambia i programmi di Pippo Inzaghi. Il tecnico del Milan dai microfoni della 'Rai' commenta la sua posizione: “Conferma? Non mi interessano questi discorsi. Mi dispiace aver perso una partita dove avremmo meritato il risultato. Abbiamo dato tutto ma siamo usciti: non stiamo facendo quello che dobbiamo fare, speriamo di ripartire al più presto. Ferguson per vincere il primo titolo ci ha messo sette anni, Mancini fa fatica: sappiamo che dobbiamo migliorare, ma se mi sarà dato tempo con il tempo e il lavoro ritorneremo al Milan che è stato”.
INFORTUNI – “Non penso ai nuovi arrivi, ma al fatto che abbiamo fatto una buona partita e gli episodi ci sono tutti sfavorevoli. Ora ho detto ai calciatori che noi dobbiamo tornare in Europa e domenica ripartiremo con questo obiettivo. Abbiamo anche tanti infortunati ed è difficile cambiare ogni volta una formazione. Volevo arrivare a giocare con il 4-4-2 ma con Montolivo che torna dopo sette mesi e de Jong che si è fatto male non si riesce a dare continuità alla squadra. Oggi l'abbiamo fatto bene e se avessimo avuto un calciatore come Bonaventura in panchina potevamo fare meglio. E' un sistema di gioco che può darci dei vantaggi”.
LA ROSA MI SEGUE – “Mi preoccuperei se i calciatori non mi seguissero e non dessero tutto: ora non basta neanche questo, ma non riusciamo a dare continuità di formazione per colpa degli infortuni. Non voglio accampare scuse, sono dispiaciuto e vorrei riportare il Milan subito ai fasti di un tempo: devo rimboccarmi le maniche e con il sostegno della società un po' alla volta ne usciremo”.
MEXES – “Mexes mi ha dato molto, sia dal punto di vista umano e del gruppo. Sabato ha sbagliato ma questo non vuole dire: sconterà le sue giornate di squalifiche poi rientrerà perché ha avuto un bell'atteggiamento nei confronti miei e della squadra”.
ROSA COMPLETA – “Devo far rendere al meglio questa squadra. Un allenatore deve dare tutto: al momento non è sufficiente ma quando avremo la rosa al completo e avremo anche dei cambi in panchina torneremo a giocare bene e speriamo di tornare in Europa”.
SOCIETA' – “Con il Milan si ha tanta fretta. Io sono il primo a star male quando non vinciamo ma bisogna sapere che ci vuole tempo. Ho la società sempre al mio fianco, ringrazio i tifosi per l'attestato di stima: ora sarà ancora più bello riuscire a riportare il Milan in alto”.
PENTITO – “Non mi sono pentito, se non mi cacciano resto qui a vita. Sassuolo? In quel periodo ho vinto il Viareggio con la Primavera ed è un successo che porterò sempre nel cuore. Io darò il massimo per questa squadra e se non sarà sufficiente pazienza, farò comunque l'allenatore”




















