I giudizi espressi dal protagonista della nostra rubrica ‘Football Killed Tancredi’
LAZIO MILAN PAGELLE TANCREDI PALMERI / ROMA – La Lazio batte in rimonta il Milan e mette nei guai Inzaghi nel secondo anticipo della ventesima giornata di Serie A: ecco voti e giudizi del nostro inviato Tancredi Palmeri.
LAZIO
Marchetti 6: magari non irreprensibile sul gol, si riscatta immolando la cabeza su Menez, che sembra poco, ma è un'uscita provvidenziale.
Basta 6.5: riscatta ampiamente l'errore tambureggiando sulla fascia come ai tempi friulani.
De Vrij 5: partner in crime con Cana, minori responsabilità dell'albanese, ma per una volta anche lui deficitario.
(dal 69') Mauricio 6: entra nel momento migliore per un debutto, si scrolla bene l'emozione.
Cana 4: incredibile la sua non diagonale su Menez sul primo gol, lasciando tutto l'angolo di sparo e addirittura rallentando quando deve mettergli pressione, ma sistematicamente nell'1 vs 1 va nel panico. La sua morbidezza in marcatura la fortifica solo la prestazione della squadra.
Radu 4.5: graziato da Mazzoleni sul secondo giallo, e in generale anche lui quelle poche volte che è attaccato si mette paura.
Cataldi 6: non si estranea dalla lotta e aiuta a mantenere l'intensità a centrocampo che determina la partita.
Biglia 7: forza e qualità in mezzo, per andarsi a prendere i palloni e per far esplodere le aperture.
Parolo 8: il gol che fa esplodere l'orgoglio, è un moto indomito che incarna l'aquila dell'87 che torna sulle magliette, e c'è ancora per il terzo d'apoteosi.
Candreva 7.5: è preziosissimo, una fionda che fiacca muscoli e nervi milanisti. Livello internazionale.
Klose 8.5: il gol e l'assist, l'intelligenza delle sponde, sempre utile sempre in moto sempre il primo ad alzare la squadra, non finisce mai perché ogni tocco è intelligenza, e poi il nerbo della corsa e la finezza dei tocchi di prima spalle alla porta. Roba alla Totti, eppure lui Totti non è. The Koenig of Rome is not dead.
(dal 73') Djordjevic 6: in 10 minuti fa in tempo a metterci il suo per seccare la partita, ma poi quello che sembra un bruttissimo infortunio alla caviglia.
(dall'83) Balde Keita sv
Mauri 6.5: solita prestazione generosa e utile, magari stavolta rispetto al solito ha la conclusione spuntata, che in verità non è da lui.
Allenatore. Pioli 8.5: la sua migliore prestazione in carriera. Vince 3-1, e considerate che gli mancano 2 rigori e un bel po' di fortuna. Pensate come sarebbe andata allora in caso contrario… Con un difensore centrale inossidabile potrebbe fare volare la squadra ancora più in alto.
MILAN
Diego Lopez 6.5: non inappuntabile sul secondo gol, ma ne toglie almeno altri due, e quindi meno male che DiegoLopez c'è.
Abate 5: regge un pochino di più il colpo rispetto ai compagni di reparto, aiutato dalla serata imprecisa di Mauri.
Alex 4.5: lentissimo, con Mexes fa un continuo papocchio su Klose che stringe e che recupera d'infilata.
Mexes 2: la prestazione è già tragica tra errori e rigori graziati dall'arbitro. Poi alla fine esplode la follia che sembra un fischio finale iconico alla sua carriera ad alto livello, o quantomeno in rossonero.
Armero 4.5: affonda nelle sabbie mobili di Candreva, sbiella totalmente e sembra perdere persino il senso dell'orientamento.
Poli 4.5: per un tempo fa quel che può, poi però ha responsabilità pesanti sul primo gol perdendosi Parolo.
(dall'83) Muntari sv
Montolivo 4.5: ci mette l'anima da capitano, ma poi si inabissa con il vascello e non rimane più nulla.
Van Ginkel 4.5: certo la partita non si presta a geometrie, però lui rimane inghiottito nella morsa.
(dal 55') Pazzini 5: qualche discreto movimento, oggettivamente però non gli si può chiedere chissà che.
Bonaventura 5.5: tra i meno peggio nel complesso, prova ad alzare la linea del pressing e corre a rattoppare.
(dal 52') Cerci 5: uno dei più vivi quando il Milan va in svantaggio, tuttavia svapora presto anche lui.
Menez 6.5: lui il suo lo fa, capitalizzando il pochissimo a disposizione, che anzi è lui a mettersi a disposizione da sè.
El Shaarawy 5: la sua generosità stavolta è solo ordinaria, e infatti si vede quanto il Milan ne avrebbe bisogno.
Allenatore. Inzaghi 3: non è possibile pensare di campare in questa maniera su un regalo che ti capita all'inizio. Sempre peggio, c'è solo spirito di squadra – buono, non eccezionale – e nulla di più. E meno male che c'è Menez. Sembra manchi proprio un'idea di base su cosa si vuole essere.
Arbitro. Mazzoleni 3: a fine carriera deve una cena a Parolo per aver fatto in modo che una serata così disastrosa alla fine si riveli solo innocua. Due rigori non assegnati alla Lazio e un'espulsione a Radu che manca.




















