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Empoli, Sarri: “Modello Athletic Bilbao”

L’allenatore e gli arbitri: “Il mio nome condiziona. Se allenassi una big…”

EMPOLI INTERVISTA SARRI GAZZETTA DELLO SPORT / MILANO – Maurizio Sarri, allenatore dell'Empoli, ha concesso un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport' della quale vi riportiamo alcuni estratti:

MODELLO ATHLETIC BILBAO – “In un momento di crisi del sistema è normale che esca qualcosa di nuovo, ma non paragonateci al Sassuolo o al Genoa: quei club hanno una forza economica molto più grande della nostra. Se hanno bisogno di un giocatore, lo comprano. Noi lo si deve costruire. Gli stranieri servono solo se fanno la differenza, se alzano il livello del campionato. I nostri giovani sono penalizzati da scelte societarie assurde. Se c’è un’identità territoriale, è più facile raggiungere un’identità del gruppo e anche di gioco. L’Empoli come l’Athletic Bilbao? Ma sì, ci può stare!”.

MACCARONE E TAVANO – “Erano qui a 20 anni, dopo esperienze non molto felici hanno voluto ritrovare un ambiente dove si sta bene”.

ARBITRAGGI – “Non voglio entrare in polemica perché sono stato appena punito. Sono stato espulso tre volte: anche contro Roma e Milan avevo chiesto spiegazioni all’arbitro su decisioni che non condividevo, ma senza fare l'invasato. Ho il sospetto che se al mio posto ci fosse stato l’allenatore di una grande squadra non sarebbe successo nulla. Il mio nome conta, condiziona”.

CLASSIFICA – “Stiamo raccogliendo meno di quello che si meritava. Obiettivo 40 punti? Con il livellamento generale la soglia si è abbassata”.

S.D.

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