Il commissario tecnico azzurro si racconta al sito della Fifa
ITALIA CONTE NAZIONALE FIFA / ROMA – “Allenatore la Nazionale è più difficile rispetto a un club”: Antonio Conte spiega, in un'intervista a 'Fifa.com', come è cambiato il suo lavoro da quando è diventato il commissario tecnico dell'Italia.
“Devo lavorare in modo diverso. Quando sei in un club hai i calciatori a disposizione ogni giorni, mentre in Nazionale puoi lavorare solo otto/nove giorni alla volta. Inoltre c'è tanta pressione in quel periodo e deve avere spalle larghe. E' un lavoro più difficile rispetto a quello in un club, perché hai meno tempo per trasmettere il tuo messaggio: sono però grato ai calciatori che si mettono a disposizione con grande entusiasmo”.
MODULO – “Uso il 4-2-4 e il 4-3-3 perché molti calciatori che convoco giocano in questo modo nei loro club. E' anche possibile passare a un 3-2-5, a seconda di come va la partita: non ci sono molte squadre che giocano con cinque attaccanti”.
GIOVANI – “Serve il giusto mix tra calciatori esperti e giovani promettenti: la cosa pi importante è che tutti sono felici di indossare la maglia dell'Italia”.
PIRLO E BALOTELLI – “Pirlo ha cambiato idea dopo il mio arrivo in Nazionale: è una persona su cui posso fare affidamento e posso contare su di lui per far sviluppare calciatori come Verratti che è il futuro della Nazionale. Balotelli? Nessuna è escluso: Mario ha iniziato una nuova carriera in Inghilterra e vive un momento difficile. Diamogli il tempo di ambientarsi: lo teniamo d'occhio, come facciamo con tutti i calciatori che giocano all'estero”.




















