Il Direttore generale della Figc ha parlato dello stato attuale del calcio italiano
UVA CALCIO JUVENTUS ROMA CHAMPIONS LEAGUE / ROMA – “I risultati in Europa partono da lontano, dagli ultimi decenni, per mancate strategie e visioni non più a lungo termine”. A 'Radio Anch'io lo Sport' Michele Uva, Direttore generale della Figc, ha parlato della crisi del calcio italiano in Europa, sottolineando le tante differenze con le più importanti realà europee. “Non è colpa della Federazione se il Real Madrid ed il Barcellona negli ultimi dieci anni hanno triplicato il loro fatturato. In Italia gli stipendi dei top club incidono sul 70% dei fatturati, in Germania meno del 50%. Juventus, Milan, Inter e Roma nel 2002 fatturavano più del Barcellona: quindi ci sono errori evidenti commessi dai club, che hanno dato più importanza ad diritti televisivi che ad altro. Tra tasse, Iva ed Irpef le squadre di A versano più di 1 miliardo di euro allo Stato, il calcio continua a fornire nelle casse statali tanti soldi. E non è vero che nelle altre Nazioni il calcio non prende soldi, sui giornali c'è una superficialità imbarazzante nel trattare certi argomenti. Ci risulta che ci sarà un taglio nell'ordine di 5-10 milioni di euro, cioè del 2-3%. Tutto parte dalla scellerata rinuncia dello sport ai proventi che lo stesso sport produceva tramite le scommesse”.
M.D.F.




















