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Morte Esposito, la lettera di De Santis: “Se dico tutto scoppia una guerra”

L’ex ultrà giallorosso ha divulgato la lettere inviata ai pm di Roma

MORTE ESPOSITO LETTERA DE SANTIS / ROMA – Una lettera di oltre due pagine per raccontare le sue verità sugli incidenti della finale di Coppa Italia e la morte di Ciro Esposito. L'ex ultrà giallorosso Daniele De Santis ha deciso di divulgare il suo memoriale che due giorni fa aveva inviato ai pm di Roma: “Sono davvero disperato per quello che è successo e mi porto dentro tutto il dolore per la morte di Ciro Esposito. Non volevo uccidere proprio nessuno, però purtroppo alla fine un ragazzo è morto. Voglio dire che è vero, alla fine i colpi li ho esplosi io ma senza mirare. Ero pieno di sangue dappertutto. Mi stavano ammazzando punto e basta. Non ho tirato nessun bombone, solo un fumogeno – le parole riportate da 'sportmediaset.it' – Sono uscito dalla Boreale, dove vivo, per chiudere il cancello perché si sentiva un casino e dentro stavano giocando i ragazzi. Quando sono uscito ho solo raccolto un fumogeno che stava per terra e l'ho tirato e ho strillato al conducente del pullman di levarsi da là quando ho visto che c'erano già casini. Hanno detto che volevo aggredire donne e bambini, mai fatto in vita mia. Mi stanno mettendo contro un'intera città come una guerra. La verità sta uscendo da sola e spero continuerà così. I medici mi hanno detto che rimarrò zoppo ma soprattutto ho paura per me e per i miei familiari. Dicono che le coltellate me le sono fatte tramite i servizi segreti. Tutte le parole su quello che è accaduto realmente alimenterebbero un clima di odio e scatenerebbero qualche altro pazzo, visto che mi hanno messo contro una città intera come se fosse una guerra. Ma per fortuna la verità sta emergendo da sola”.

L.P.

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