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Ghana, Asamoah Gyan si difende: “Non c’entro nulla con la morte di Castro”

L’ex attaccante dell’Udinese era amico del rapper, morto con la sua fidanzata

GYAN ASAMOAH GHANA CASTRO / LONDRA (Inghilterra) – Asamoah Gyan non ci sta e rispedisce al mittente le accuse di concorso nella morte del rapper ghanese Castro, di cui l'ex attaccante dell'Udinese era un amico, morto a luglio insieme alla sua fidanzata Janet Bandu in un incidente nautico. Secondo il 'Daily Mail', il rapper aveva trascorso le vacanze con Gyan ed il mancato ritrovamento dei due corpi aveva portato addirittura a credere che le morti fossero legate ad un rituale di magia nera in cui sarebbe stato coinvolto anche Gyan per eliminare gli influssi negativi sulla sua carriera. “Quello che fanno vendere i giornali in Ghana sono le accuse selvagge e le voci dirette soprattutto ad Asamoah Gyan che vanno da quella più assurda che lo vede imputato di un crimine molto grave – che lui abbia rapito o ucciso Castro – e termina con il ridicolo – che lo abbia sacrificato per migliorare la sua carriera”, la difesa dell'avvocato di Gyan attraverso una nota pubblicata dal tablioid inglese.

M.D.F.

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