Il ct della Nazionale russa si racconta a tutto campo
RUSSIA CAPELLO CASSANO / ROMA – Intervistato dalla tv svizzera 'Rsi', il ct della Russia Fabio Capello si racconta a tutto campo. Dal suo attuale impegno con la Nazionale alle sue precedenti esperienze.
CASSANO – “La sua imitazione? Non me la sono presa, anzi mi sono fatto una risata. Le imitazioni vanno prese con ironia, l'importante è essere bravi a farle”.
PASSIONE PER L'ARTE – “Mio papà mi ha insegnato il rispetto per le persone, per le cose, per la natura e per l'arte. Ed è una cosa che ho cercato di trasmettere anche ai miei giocatori. Ad esempio Zebina, Montella e Costacurta sono diventati appassionati d'arte”.
MONTELLA – “Se mi ha rubato qualche segreto? Tutti rubano, anch'io continuo a rubare, vado in giro apposta per imparare”.
TERRY – “Mi opposi alla decisione di togliergli la fascia da capitano. E' stata una decisione che fu presa senza nemmeno avvisarmi o interpellarmi. Decisi di andarmene perché non si possono accettare le cose imposte quando non sono corrette”.
CONDIZIONI BATISTUTA – “Quando un giocatore finisce la carriera, fisicamente è distrutto ma non nei primi anni. Quando passi i 50 senti tutti i danni che hai subito, tutti i traumi, tutte le problematiche fisiche ti arrivano. Van Basten? Si operò contro la volontà del nostro medico, commise un grave e errore e si rovinò da solo”.




















