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Milan, Menez: “E’ il mio anno. Qui per Inzaghi”

L’attaccante rossonero suona la carica in vista della nuova stagione

MILAN MENEZ CHAMPIONS NAZIONALE / MILANO – Dall''incubo' Psg al sogno Milan. Jeremy Menez, uno dei colpi del calciomercato estivo rossonero, dopo essere finito ai margini del progetto parigino con l'arrivo del tecnico Laurent Blanc è pronto per la nuova sfida con la maglia del 'Diavolo'. Per rilanciarsi, togliersi di dosso le brutte etichette e, finalmente, consacrarsi a grandi livelli. L'attaccante francese, in un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport', racconta le ultime news Milan e le sue sensazioni in vista della nuova stagione: “L'infortunio? E' stata dura stare fuori, ma ora mi sento meglio. Sono pronto a dare tutto quello che ho. Inzaghi sta sviluppando una bella idea di gioco, sono certo che faremo qualcosa di buono e non sono preoccupato: a fine mese saremo pronti”.

ARRIVO – “Quando ho visto Inzaghi mi ha fatto un discorso che mi ha convinto subito. E' per quello che ho scelto il Milan. Sento una grande intesa con lui e non posso fallire perché mi sta dando tanto ed io per lui darei tutto. Mi ha detto che aveva parlato di me con Ancelotti, Ibra e Thiago Silva. Hanno parlato bene di me, li devo ringraziare. Il Milan è il Milan, Galliani e Inzaghi mi hanno fatto un discorso fondamentale e qui c'è un bel progetto”.

BAD BOY – “Il fatto che io sia un bad boy è una falsità. La gente ha di me un'immagine falsa e io voglio dimostrare che sono una persona tranquilla dentro e fuori dal campo. Non dico di essere sempre stato un santo, ma sono cresciuto e sono diverso. A Roma ero giovane e ho sbagliato, ma ho capito gli errori. A chi mi giudica male come calciatore, invece, ricordo che al Psg i primi due anni ho fatto quasi 20 gol e 30 assist. 

BLANC – “Ancelotti è una persona fantastica. Con Blanc non so perché sia stato così difficile. Quando non piaci ad una persona è così. Non vedevo l'ora che finisse la stagione. Magari un po' di colpa ce l'ho anch'io, ma non più del venti per cento. Il fatto è che se sento la fiducia riesco a dare tutto me stesso e lui non mi trasmetteva nulla”.

STAGIONE – “Mexes ha ragione a puntare su di me. Può essere il mio anno. I miei obiettivi sono tornare in Champions, vincere qualcosa con questa maglia e tornare in nazionale”.

 

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