Calciomercato.it ha contattato in esclusiva il commissario tecnico di Francia ’98
MONDIALE BRASILE 2014 ITALIA URUGUAY PRANDELLI ABETE ESCLUSIVO CESARE MALDINI / ROMA – All'indomani dell'eliminazione dell'Italia al Mondiale 2014, per mano dell'Uruguay, un'intera nazione raccoglie i cocci di una spedizione azzurra in Brasile terminata con le dimissioni irrevocabili del commissario tecnico Cesare Prandelli e del presidente della Figc Giancarlo Abete. Come rivelato in anteprima esclusiva da Calciomercato.it, il candidato in pole position per la panchina 'azzurra' è Massimiliano Allegri, con Mancini e Spalletti in posizione più defilata a causa dell'ingaggio elevato.
Per analizzare l'attuale situazione in casa Italia, Calciomercato.it ha contattato in esclusiva il commissario tecnico azzurro a Francia '98, Cesare Maldini.
ITALIA-URUGUAY – “La partita disputata dagli Azzurri a Natal non è stata certo il top – ha esordito l'allenatore ai nostri microfoni – E' vero, abbiamo avuto l'opportunità di segnare il primo gol e poi c'è stato l'errore evidente dell'arbitro. Dovevamo, però giocare sicuramente meglio. Credo che Prandelli abbia studiato bene la partita giacché appuntamenti così importanti si preparano con mesi d'anticipo e analizzando ogni dettaglio, dagli avversari alla preparazione atletica relativa al clima. La prestazione di Balotelli? Non butterei la croce né sul commissario tecnico né su un giocatore in particolare. Non è il momento di fare nomi ora, tutta la squadra non ha giocato come sa e può. Rossi? Non so come sarebbe andata con lui in Brasile. Non conosco molte situazioni, anche all'interno dello spogliatoio, per cui ritengo sia inutile discutere le scelte del ct”.
FALLIMENTO E DIMISSIONI PRANDELLI/ABETE – “Prandelli, con ogni probabilità, non si aspettava il risultato di ieri e l'eliminazione al girone eliminatorio al Mondiale. Lui ha lavorato al meglio delle sue possibilità ed è rimasto deluso. Inutile girarci intorno: quando una Nazionale esce al primo turno e il commissario tecnico e il presidente della Federcalcio si dimettono – ha aggiunto – è un fallimento. Quando si arriva alle dimissioni è sempre una cosa poco simpatica. C'è un vuoto di potere ora, speriamo che la situazione si risolva presto e che le prossime dimissioni in Federazione arrivino tra tanti, tanti anni”.
DOPO PRANDELLI E FUTURO 'SENATORI' – “Ho letto i nomi che sono circolati in queste ore per il dopo Prandelli: Allegri, Mancini, Spalletti… Ognuno ha un proprio nome che ritiene migliori di altri, ma è la Federazione che dovrà decidere. Non posso intromettermi in questa scelta. Il futuro dei 'senatori' Buffon, Pirlo e De Rossi? Alcuni di loro sono ancora molto validi e potranno ancora dire la loro in Azzurro, ma è anche giusto rinnovare”.




















